A cura della Redazione

Il giorno dopo la rapina alla farmacia Iovino, incontriamo il titolare dott. Giuseppe, che ci spiega più dettagliatamente come si sono svolti i fatti e qual è stato il suo stato d’animo in quei momenti così drammatici.

Innanzitutto va fatta una precisazione rispetto alla versione dei fatti così come raccontata ieri. La rapina è stata compiuta da un solo malvivente. Quindi nessun complice che lo attendeva fuori su uno scooter per aiutarlo nella fuga. Il rapinatore “solitario” è sbucato da vico Pontenuovo, una stradina che si immette su corso Vittorio Emanuele, ad un centinaio di metri dalla farmacia. Era completamente coperto, nonostante l’afa di quelle ore. Indossava uno scaldacollo, che gli copriva il volto fin sotto gli occhi, un paio di occhiali ed un cappello. Le mani, nascoste da un paio di guanti fissati ai polsi con nastro adesivo, stringevano un sorta di asciugamano bianco che nascondeva una pistola. Così camuffato, l’uomo ha percorso il tratto di corso ad un orario di punta (ore 19,40) prima di entrare nella farmacia. La sua presenza non è passata inosservata, suscitando anche meraviglia per il modo in cui era vestito, ma nessuno in quel momento ha pensato che fosse un rapinatore.

«Quando è entrato nella farmacia – afferma il dott. Iovino – mia moglie Luisa era alla cassa, io dietro al banco intento a servire alcuni clienti (tre donne ed un uomo, ndr).  L’uomo non ha proferito parola, ma si è subito recato alla cassa tenendo bene in vista una pistola. Le persone presenti, dopo un primo attimo di smarrimento, hanno guadagnato velocemente l’uscita lasciandoci solo con il rapinatore. Questi, dopo vari tentativi falliti di estrarre il cassetto portamonete, ha incominciato a trafugare le banconote dalla cassa, che teneva in una mano, mentre con l’altra impugnava la pistola. Ho tentato più di una volta di farlo desistere, ma lui con fare minaccioso per tutta risposta, mi ha chiamato “stronzo!”. A questo punto ho lasciato perdere - conclude Iovino - ma ho avuto il tempo di bloccare con un pulsante la porta d’ingresso per evitare che scappasse via».

Le immagini successive riprese dalla telecamera interna mostrano l’uomo che dà una spallata alla porta per aprirsi un varco.

Nel frattempo fuori un gruppo di persone assiste alla scena. Qualcuno tenta di inseguire il malvivente che spara un colpo di pistola in aria per far desistere gli inseguitori. Imboccato vico Pontenuovo, il rapinatore scompare tra i dedali di stradine del rione Vallone, mentre rimbomba un altro colpo di pistola.

Sul posto si portano, qualche minuto dopo la rapina, i carabinieri della locale stazione e una volante del commissariato di polizia di Torre Annunziata. Iniziano le indagini, mentre si dà la caccia al “lupo solitario”.

(Le foto pubblicate sono state riprese dalle immagini della telecamera interna alla farmacia)