A cura della Redazione

Concorso truccato per entrare nella Polizia Penitenziaria, tre persone ai domiciliari. Il Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, insieme al Nucleo Investigativo Centrale della Penitenziaria, ha dato esecuzione al provvedimento emesso dal gip di Napoli nei confronti di due uomini e una donna, accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato. Contestati inoltre vari altri reati relativi alla procedura di selezione, nel 2016, di 400 agenti.

Stando alle investigazioni, avviate dalle Procure di Napoli e di Roma e poi riunite sotto una unica inchiesta, sarebbe stato divulgato materiale concorsuale riservato ad opera di un soggetto legato alla società che ha eleborato, stampato e fornito i questionari per la prova scritta, tenutasi a Roma nell'aprile 2016.

Gli arrestati avrebbero poi venduto il materiale a un numero consistente di candidati. Nell'ottobre scorso, altri indagati furono raggiunti da misure restrittive della libertà personale. Tra loro, un alto ufficiale dell'Esercito in pnesione di Torre Annunziata.

Nel corso dei quiz, alcuni concorrenti furono scoperti con auricolari, cellulari, cover di telefonini e braccialetti che riproducevano la sequenza delle risposte esatte. Addirittura vennero utilizzate t-shirt sulle quali erano impresse sotto forma di simboli matematici. Sequestrati inoltre un autoveicolo ed uno scooter, che gli inquirenti ritengono siano stati acquistati con i proventi delle attività illecite poste in essere. 

Notificati infine 160 avvisi di conclusione indagini ad altrettanti candidati, nonché intermediari ed altri soggetti coinvolti nell'inchiesta. Il concorso fu poi sospeso dal Capo del Dipartimento della Polizia Penitenziaria, annullando la prova scritta e facendola ripetere nel luglio 2017.

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