A cura della Redazione

Ancora una morte bianca, ancora una giovane vita spezzata sul luogo di lavoro.

Questa volta è accaduto a Pomigliano d’Arco, all’interno della ditta Sater con sede in via San Giusto, che si occupa della manutenzione di mezzi pesanti.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, F.M., un operaio di 34 anni di Mugnano di Napoli, stava lavorando alla riparazione di un mezzo per il trasporto dei container, quando si è improvvisamente staccato un braccio meccanico che lo ha travolto in pieno.

Per il 34enne, benché immediatamente soccorso, non c'è stato nulla da fare. E' morto sul colpo.

Sul posto i carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Castello di Cisterna. La salma è stata trasferita all'istituto di medicina legale per l'autopsia.

Sull'episodio è stata aperta un'inchiesta.

"Gli omicidi nei luoghi di lavoro, perché di questo si tratta, non trovano adeguate risposte da parte degli organi preposti al controllo - commenta il segretario generale della Fillea-Cgil di Napoli, Giovanni Passato -. Basta chiacchiere: bisogna introdurre per queste fattispecie il reato di omicidio colposo. Bisogna punire in modo esemplare chi nell'organizzazione del lavoro è imprudente e poco attento alla vita e alla salute dei lavoratori".