A cura della Redazione

Il gip di Napoli Carla Sarno non ha convalidato il fermo emesso dalla Procura di Napoli e ha disposto una misura cautelare in carcere nei confronti di Vincenzo Palumbo, l'autotrasportatore di 53 anni accusato di avere ucciso a colpi di pistola due giovani di Portici (Napoli), Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro, di 26 e 27 anni.

“I magistrati hanno manifestato grande umanità e rispetto verso il nostro dolore”, fanno sapere i familiari di Pagliaro attraverso il loro legale, l’avvocato Maurizio Capozzo.

“Ci affidiamo completamente a loro per fare luce su questa tragedia che ci ha distrutto la vita, nella certezza che sarà fatta giustizia per un crimine di una ferocia inaudita che non ha spiegazioni e non merita commenti”, concludono i familiari.

L’autopsia sarà eseguita mercoledì 3 novembre alle ore 16 e si svolgerà al Secondo Policlinico di Napoli. Le salme – al momento sottoposte a sequestro – saranno in seguito restituite alle rispettive famiglie.

Uno degli aspetti ancora non del tutto chiari nella ricostruzione dei fatti è la ragione per la quale i due giovani si trovassero a quell’ora in via Marsiglia, località San Vito di Ercolano, una zona particolarmente isolata alle falde del Vesuvio. “L’ipotesi più accreditata è che stessero andando a incontrare degli amici che abitano in zona, ma si sono persi a causa della mancanza di segnale sul dispositivo di navigazione", spiega all’Adnkronos l’avvocato Maurizio Capozzo.

Al giudice, Palumbo ha riferito di avere sparato più volte ma nel buio. “Non vi era nessuna volontà da parte del mio assistito di determinare questa tragedia. Adesso valuteremo il da farsi anche perché dobbiamo acquisire degli atti e poi faremo ricorso al Tribunale del Riesame”, ha detto il suo avvocato De Rosa.