A cura della Redazione

Scelgono il silenzio davanti al giudice che convalida l'arresto: restano in carcere i due fermati.

Alfonso Contieri, imprenditore di Torre Annunziata, era stato arrestato da carabinieri e finanzieri durante un blitz antidroga. Nel suo ristorante, L'Incrocio, che è regolarmente aperto al pubblico, erano stati trovati circa 6 chilogrammi di cocaina purissima. Inoltre, nel corso della perquisizione, era spuntata anche una pistola con 30 proiettili.

Nell'ambito della stessa operazione, condotta dal Goa della Guardia di Finanza di Napoli, insieme alle Fiamme gialle del Gruppo oplontino e ai Carabinieri della Sezione operativa della Compagnia di Torre Annunziata, è finito in manette anche Antonio Garofalo. Nello scantinato dell'edificio in cui abita, sono stati trovati altri 4 chilogrammi di cocaina.

Ieri mattina, i due arrestati sono comparsi dinanzi al gip del tribunale di Torre Annunziata per l'interrogatorio di convalida dell'arresto.

I due, difesi dagli avvocati Antonio De Martino e Massimiliano Lafranco, hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Il pubblico ministero ha, così, chiesto la convalida dell'arresto e la conferma della misura cautelare del carcere per entrambi, che il giudice per le indagini preliminari ha concesso.

Insospettabili, i due sono accusati di aver fatto da custodi della droga, stoccata in luoghi insoliti dai narcotrafficanti in attesa che i veri proprietari andassero a recuperare il doppio carico da mezzo milione di euro.