A cura della Redazione

Prosegue l'attività di contrasto all'inquinamento ambientale portata avanti dalle Procure di Torre Annunziata, Avellino e Nocera Inferiore, riguardante le aziende che operano a ridosso del bacino idrografico del fiume Sarno.

I carabinieri per la Tutela Ambientale e i Forestali di Napoli e Salerno hanno effettuato, in collaborazione con i tecnici Arpac, ispezioni in 5 siti tra le province di Napoli e Salerno, in particolare industrie del settore conserviero situate a monte e a valle dell'impianto di depurazione di Scafati, le cui attività sono particolarmente impattanti sotto il profilo ambientale nel periodo di trasformazione del pomodoro, con gli scarichi dei reflui industriali che - se abusivi - si riversano nel corso d'acqua cagionando un ulteriore danno all'intero eco-sistema..

Tre di questi insediamenti sono risultati non in regola con il Testo Unico Ambientale. Denunciato in stato di libertà un imprenditore per non aver rispettato le prescrizioni dettate dall'Autorizzazione Integrata Ambientale, irrogate 3 sanzioni amministrative per poco più di 4mila euro.

In due anni, dall'estate 2020, sono state effettuate verifiche su ben 454 aziende, eseguiti 76 sequestri (ultimo, in ordine di tempo, quello di un cantiere del polo nautico a Torre Annunziata), 7 le persone colpite da misure cautelari e 264 i soggetti denunciati per i reati di inquinamento ambientale, scarichi abusivi, gestione illecita di rifiuti ed emissioni in atmosfera non autorizzate. Sono state, infine, 70 le sanzioni amministrative comminate, per un totale di 264mila euro.