A cura della Redazione

Maxi blitz antidroga della Guardia di Finanza: irreperibile Salvatore Onda, 29enne di Torre Annunziata, figlio del killer ergastolano Umberto Onda. Era inserito nella lista delle 19 persone da catturare ed ora è ricercato il rampollo di casa Onda, accusato di essere ai vertici di una organizzazione dedita al traffico internazionale di stupefacenti. Con lui sono indagati anche Mario Iovene, alias zatterone, e soprattutto Francesco De Simone, 67enne elemento di spicco dei "quaglia quaglia" del rione Penniniello. I due sono finiti in carcere ieri, nell'ambito dell'operazione condotta dal G.I.C.O. delle Fiamme Gialle di Napoli, inchiesta coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia, che ha svelato l'ennesima rotta della cocaina dall'Olanda a Torre Annunziata. 

In cella sono finiti anche alcuni indagati del Veneto ed altri del Napoletano: Paolo Baggio, titolare di un'azienda di trasporti, insieme a Vanni Bagato e Tiziano Galiazzo, e ancora Carmine Balzano e Mario Criscuolo come corrieri, Antonio Barlese e Alessandro Canfora tra gli acquirenti, Antonio e Vincenzo Iovene, Sashmir Lazri e Umberto Tozzi tra mediatori, staffettisti e collaboratori dei narcotrafficanti.

Si è sottratto alla cattura anche Giovanni Bocchetti, esperto ex affiliato al clan Polverino, stipendiato con 6mila euro al mese da De Simone, che alloggiava a casa sua a Quarto durante i periodi in cui, da latitante, faceva visita ai familiari. 

Ai domiciliari vanno Angela Antille, Salvatore Scarpa e Rosa Volonnino, divieto di dimora in Campania per Juan Carlos Cianci Novoa, Francesco Iovane e Vittorio Nappi, quest'ultimo fu ferito per errore in un agguato proprio a Torre Annunziata.