A cura della Redazione

Arresti domiciliari per Salvatore Langellotto, gravemente indiziato di reato di atti persecutori nei confronti dei giornalista de Il Fatto Quotidiano Vincenzo iurillo.

Hanno dato esecuzione all’ordinanza del Gip del Tribunale di Torre Annunziata gli agenti della Polizia Giudiziaria del Commissariato di Sorrento.

Il Lancellotto già era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari dal 26 gennaio 2024 per i reati di lesioni gravi commessi a Sant’Agnello ai danni di Claudio d’Esposito, presidente del WWF Terre del Tirreno.

Lancellotto, pluripregiudicato anche per reati di criminalità organizzata, avrebbe in più occasioni minacciato, molestato e intimorito il giornalista Iurillo cagionandogli un perdurante e grave stato di ansia e di paura al punto tale da ingenerare un fondato timore per la propria incolumità.

Le condotte persecutorie di Langellotto nei confronti del giornalista Iurillo sono iniziate nell’aprile del 2023, allorché l'indagato l’avrebbe minacciato intimandogli di stare attenti a ciò che scriveva. Poi sarebbero continuate nell’ottobre del 2023, quando l’indagato avrebbe minacciato Iurillo dicendogli “eccolo lo scrittore, ma agli scrittori certe volte tagliano la testa”, e proseguite poi il 17 gennaio 2024 durante i servizi del programma televisivo de Le Iene avente ad oggetto la nota vicenda della benedizione dei camion, riconducibili a Langellotto, sul sagrato della Chiesa dei Santi Prisco ed Agnello del Comune di Sant’Agnello. Fino al giorno in cui Langelotto, insieme altre due persone, inseguì Iurillo fin dentro la farmacia di Sant’Agnello con scopi non propri amichevoli.

La Procura della Repubblica di Torre Annunziata aveva chiesto per l’indagato la misura cautelare in carcere.