A cura della Redazione

Prosegue la lotta all’abusivismo edilizio nel territorio vesuviano, una delle proprità dell'azione della Procura della Repubblica di Torre Annunziata.

Nei giorni scorsi, in esecuzione di un ordine di demolizione emesso dal Tribunale di Torre Annunziata – sezione distaccata di Torre del Greco – è stato abbattuto un manufatto abusivo in muratura di circa 109 metri quadrati, con altezza di oltre tre metri e copertura in lamiera coibentata. La struttura, rifinita e adibita a uso residenziale, sorgeva in via Lagno Rivieccio, a Torre del Greco.

L’opera era stata realizzata in un’area sottoposta a numerosi vincoli: paesaggistico e ambientale (tutto il territorio cittadino è dichiarato di notevole interesse pubblico dal 1964), sismico (zona a rischio forte terremoto), vulcanico (Zona Rossa del Vesuvio), idrogeologico e urbanistico. Inoltre, ricadeva nel perimetro del Parco Nazionale del Vesuvio, in zona di protezione integrale del Piano Territoriale Paesistico.

La demolizione è stata eseguita dal proprietario stesso, in regime di autodemolizione, senza dover ricorrere ai fondi pubblici già stanziati dal Parco Nazionale del Vesuvio in base al protocollo d’intesa con la Procura della Repubblica.

Secondo la Procura, che ha sottolineato la centralità di queste operazioni, le demolizioni ordinate dall’autorità giudiziaria hanno un duplice valore: ripristinare la legalità e il paesaggio violato e, al tempo stesso, prevenire nuovi abusi edilizi grazie al loro effetto deterrente. Nel caso specifico, l’abbattimento ha dato esecuzione a una condanna risalente al 2006.

“L’esecuzione delle demolizioni – sottolineano dagli uffici giudiziari – rappresenta uno strumento insostituibile di tutela del territorio, sia in chiave repressiva che preventiva”.

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