Proseguono i controlli sul rispetto delle norme a tutela del demanio marittimo e della qualità delle acque marine lungo la costa ricadente nel circondario del Tribunale di Torre Annunziata.
Nelle giornate dell’11 e del 13 novembre, la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, nell’ambito di un’attività promossa e coordinata a livello distrettuale dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Napoli, ha dato seguito alle verifiche già condotte nei mesi scorsi.
Le operazioni hanno visto impegnate la Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, la Guardia di Finanza di Massa Lubrense, il Commissariato di Polizia di Sorrento e la Polizia Municipale di Castellammare di Stabia, e hanno interessato diverse strutture balneari e cantieristiche nei Comuni di Castellammare di Stabia, Sorrento e Massa Lubrense.
A Castellammare di Stabia, in località Pozzano, sono state sequestrate tre strutture balneari per occupazione abusiva del demanio marittimo: gli stabilimenti, pur non più attivi, non avevano rimosso le opere presenti sul demanio, per una superficie complessiva di circa 600 metri quadrati.
A Sorrento, in località Marina Piccola, è stata invece elevata una sanzione amministrativa di 1.032 euro al gestore di un lido che non aveva completato lo smontaggio delle strutture entro i termini previsti.
A Massa Lubrense, infine, sono in corso verifiche tecniche sulle strutture balneari della spiaggia di Nerano, per accertarne la regolarità demaniale, urbanistica e paesaggistica, vista la particolare delicatezza ambientale dell’area.
La Procura ha ribadito che le attività di controllo proseguiranno anche nei prossimi mesi, in stretta sinergia tra le Forze dell’Ordine, per garantire la tutela della legalità, la libera fruizione del demanio marittimo e la salvaguardia dell’ambiente marino.
Dichiarazione del sindaco di Castellammare Vicinanza
"L’intervento da parte della Procura di Torre Annunziata, guidata dal procuratore Nunzio Fragliasso, che si è avvalsa anche dell’ausilio dei nostri agenti della Polizia municipale, va nella giusta direzione. Già durante l’estate – come ricordato dallo stesso procuratore – erano stati avviati i primi accertamenti sul demanio marittimo, un lavoro che sta producendo risultati concreti. Il sequestro di tre lidi per occupazione abusiva del demanio marittimo sul territorio di Castellammare di Stabia rappresenta un intervento fondamentale per la tutela del nostro patrimonio costiero e per il ripristino della legalità sul demanio marittimo, troppo spesso oggetto di abusi e occupazioni non autorizzate. Per noi il diritto al mare libero rappresenta un nuovo diritto sociale: lo abbiamo dimostrato anche con l’approvazione, in Consiglio comunale, del Piano Spiagge. È un principio che deve guidare ogni azione amministrativa e giudiziaria volta alla valorizzazione del nostro territorio" .


