A cura della Redazione
Torre Annunziata rivede il Risorgimento attraverso i testi dell’epoca, in un’interessante mostra libraria inaugurata presso la biblioteca comunale “Ernesto Cesaro”. L’evento, promosso dall’Assessorato alla Cultura, è risultato di interessante profilo culturale. La conferenza è stata inaugurata con l’intervento del Coro Salesiano che si è esibito dapprima in una meravigliosa versione dell’Inno di Mameli, poi ha allietato la serata con stacchi canori relativi ai periodi prossimi a quell’epoca. In una sala gremita di persone non è mancato l’intervento dei più alti esponenti della sfera culturale cittadina. Dopo una prima parte della serata dedicata alla questione della lingua nazionale e l’intervento della presidente del FAI regionale (Fondo Ambiente Italia), Maria Rosaria De Divitiis, alla quale è stata avanzata la richiesta di adottare un monumento oplontino, si è inaugurata l’esposizione libraria realizzata nella sala contigua. A tagliare il nastro, in assenza del sindaco, per impegni istituzionali improrogabili, l’assessore alla Cultura, prof.ssa Maria Elefante. La docente ha auspicato che la città possa rinascere seguendo la strada della cultura e del sapere in rivalutazione dei suoi tesori, dei patrimoni conservati, a volte poco conosciuti o del tutto ignorati. I testi esposti, di grande pregio e valore storico, sono per lo più dedicati alla questione della lingua, e ai personaggi legati ai fatti del periodo unitario. Il visitatore può ammirare bellissimi dizionari enciclopedici, testi geografici di epoca tardo borbonica e alcuni testi dedicati figure storiche tra le quali non poteva non comparire lquella di Garibaldi. Resta comunque il rammarico per la scarsa partecipazione della cittadinanza in questi eventi che dovrebbero emozionare, coinvolgere tutti gli strati sociali della città e non solo una determinata sfera. E inoltre, il rammarico resta anche per le assenze delle massime istituzioni politiche cittadine, che dovrebbero investire e far leva su eventi del genere affinché il popolo acquisisca la consapevolezza delle potenzialità che la città conserva per un possibile sviluppo futuro, e non solo da presentare in eventi particolari. VINCENZO MARASCO