Sbirciando tra i numerosi cartelloni teatrali di Napoli e provincia, ci ha attirato uno spettacolo, in programma al Teatro Mercadante del capoluogo partenopeo dal 16 al 21 dicembre 2025: “Orfani Veleni”. Si tratta di un testo di Enzo Moscato con adattamento e regia di un giovane attore e regista di Torre Annunziata: Davide Cristiano. Con il progetto “Orfani Veleni”, Cristiano ha vinto la prima edizione del Premio per artisti e compagnie under 35 dedicato alla memoria del grande drammaturgo, regista e attore Enzo Moscato. Il Concorso nasce dalla collaborazione tra “Teatro di Napoli” e il centro di produzione teatrale “Casa del Contemporaneo”.

“Se l'uomo che dorme in strada fosse l'ultimo baluardo di una comunità in estinzione? Se chi è considerato un relitto fosse in fondo il solo capace di raccontarci del naufragio?”, si domanda Davide Cristiano nel presentare “Orfani Veleni”. Poi aggiunge: «Un vecchio attore di teatro, ridotto ai margini del nostro sguardo, è l'unico rimasto ad abitare la piazza, il luogo di una collettività in disfacimento. Solo una figura angelica, un Pulcinella serafico, può intervenire in suo soccorso quando tre ragazzi si abbattono su di lui come avvoltoi su un corpo in agonia: sono l'incarnazione di quegli stereotipi che hanno declassato la cultura popolare ad oleografica fino ad annichilirla. Su tutti loro aleggia fuori dallo spazio e dal tempo la lucida voce del poeta».

Enzo Moscato definisce “Orfani Veleni” un «esercizio di “de-mascherazione”. La maschera è una metafora di morte, poiché cela in ciascuno di noi l’abisso della solitudine e dissimula in un’intera comunità l’inarrestabile devastazione di cose e sentimenti». Davide Cristiano sottolinea anche particolari fondamentali del suo complesso e profondo lavoro di adattamento del testo: «L’opera è un esempio di “tradinvenzione”, nuova forma letteraria così battezzata da Moscato, dove brani di sua creazione si intrecciano a riscritture di Petito, Basile, Rilke, Hugo, Rimbaud, Shakespeare, e a forme demotiche e proverbiali. L’assenza di una struttura drammatica nel testo ha innescato la necessità di ricostruire uno scenario entro cui precipitare l’indagine poetica e metafisica dell’autore per darle corpo». Nel cast dello spettacolo emerge la presenza di un’altra artista torrese, Alessandra Avitabile, impegnata come assistente alle scene. Sul palco Claudio Bellisario, Francesco Ferrante, Cristoforo Iorio, Nello Provenzano, Giuliana Zannelli.