A cura della Redazione
Non posso non compiacermi di questo entusiasmo travolgente che coglie i nostri amici torresi a seguito di un evento straordinario per la città ma che potrebbe essere un fatto quotidiano. Mi riferisco alla manifestazione “GiraOplonti” realizzata a fine maggio con tanto e tale successo da suscitare l’interesse della cittadinanza. Battere il ferro quand’è caldo! Bisogna sfruttare questo momento di aggregazione e collaborazione che si va allargando sempre più e coinvolgere la città. Mettere subito in cantiere altre iniziative e accelerare sulle possibilità che abbiamo di rilancio dell’immagine e anche dell’economia di Torre. L’estate è alle porte, non sembra la stagione opportuna per programmare ancora? Certo siamo in tempo considerando la stagione climatica che sarà favorevole e lunga. Cominciamo a stringere i tempi e buttiamo giù progetti: solo quando si sa a cosa mirare ci si attiva. Il lievito dell’entusiasmo non manca, approfittiamone! E’ vero, siamo fermi da troppo tempo ed oggi qualsiasi iniziativa ci appare un sogno. Un’iniziativa ci alletta e ci aggrappiamo subito con tutto l’entusiasmo. Per questo motivo non bisogna fermarsi. Diamoci da fare! Avevo letto già settimane addietro di questo progetto della nostra concittadina imprenditrice in Olanda per il recupero ed il ripristino delle attività del Santa Lucia e, sinceramente, mi ero entusiasmato pensando che ci fosse qualcuno che si proponesse per riattivare un sito storico che può rappresentare una ricchezza per la città, ma innanzitutto un volano di avviamento per un fase nuova di investimenti. Ma non mi sorprende l’atteggiamento del sindaco e di tutti gli altri della cosiddetta “burocrazia”. Cosa possiamo fare per dare una svolta a questo stato di cose? Svegliare i latitanti e spingerli a farsi da parte! Ne saremo capaci? Questo che stiamo vivendo può essere il momento magico, oppure...? A margine di tutte le considerazioni critiche e polemiche di questi giorni sui risultati dell’iniziativa e della concreta manifestazione di “GiraOplonti”, bisogna leggere con attenzione la volontà e la capacità di tutti i protagonisti di questa impresa. Vorrei una generale “chiamata alle... arti” di tutti i nostri giovani perché ognuno trovi il suo spazio per collocarsi e porga la mano offrendo la propria collaborazione per questa primavera di Torre. E’ l’auspicio da cittadino e da cristiano che formulo per la mia città. Solo lo sviluppo progressivo e spontaneo rivolto alla riabilitazione ci può aiutare esorcizzando tutti gli spiriti contrari e negativi. Facciamo crescere le nuove generazioni nella consapevolezza del loro passato con una fase di presa coscienza e conoscenza, guidata dall’esperienza di chi li ha preceduti e ha fallito. Con umiltà, quindi. Senza pretendere che il passato sia meglio del presente, nell’auspicio di avviare una rinascita vera. BERNARDO MERCOLINO