Se vi capita di passeggiare tra i negozi del centro commerciale ‘Maximall Pompei’, non potrete non imbattervi nelle opere d’arte della mostra interattiva ‘Oplonti Interactive Experience’ del visual artist Mario Amura. Infatti, dal 6 ottobre al 6 novembre 2025, il centro commerciale ospita veri e propri dipinti fotografici che, con vividi colori, sorprendono chi li ammira tra uno shopping e l’altro...
Mario Amura: chi è fotografo che trasforma fuochi d'artificio in arte
Dal 2000 al 2012 cura la fotografia di varie opere cinematografiche presentate nei più prestigiosi festival internazionali: Cannes, la Berlinale, la Biennale di Venezia. Nel 2003 riceve il premio dell’Accademia del Cinema Italiano David di Donatello con il cortometraggio 'Racconto di Guerra' ambientato nella Sarajevo sotto assedio del 1996. Infine, è dal 2010 che porta avanti con orgoglio il progetto ‘’Napoli Explosion’’.
Il progetto nasce dall’intento di raccontare le forti emozioni che Mario e la sua troupe vivono, durante la notte di Capodanno, da oltre 12 anni, salendo sul Monte Faito e affacciandosi sulla Baia di Napoli per catturare la straordinaria coreografia di luci e sfumature prodotta dai fuochi d’artificio tutto intorno al Vesuvio.
Luci accecanti e spettacoli pirotecnici: riflessioni profonde immerse nella creatività
La collocazione delle opere non è lasciata al caso: come la fotografia cattura queste esplosioni di colore attraverso un silenzioso click, così le opere non si mostrano invadenti e ingombranti ma, al contrario, catturano l’attenzione dei passanti, incantati dalle loro armoniche sfumature.
A collaborare per questo progetto è stato Sylvain Bellenger, direttore generale del Museo e Real Bosco di Capodimonte, che si è occupato di curare la traduzione inglese delle didascalie che accompagnano le varie opere, facilitandone l‘interpretazione. Particolarmente interessante, è la riflessione sull’atteggiamento estremamente rigido del genere umano, che, tra quei molteplici fasci di luce, avverte, a primo impatto, solo confusione. È per questo, infatti, che per comprendere a pieno l’arte bisogna osservarla con gli occhi dell’anima, in grado di scorgere l’armonia anche nella confusione.