A cura della Redazione
Stop al dialogo tra Antonio Gagliardi ed Enzo Sica. Dopo diversi incontri e dieci ore di discussioni, nessuna intesa è stata raggiunta tra i due candidati sindaco. Né l’uno né l’altro intendono fare un passo indietro per unire lo schieramento che si oppone all’attuale Amministrazione Starita. Gagliardi è sostenuto da Italia dei Valori, Sinistra Ecologia e Libertà, Federazione di Sinistra, Movimento Naturalista e da una lista civica. Sica, invece, gode dell’appoggio di Partito Democratico, Centro Comune, Grande Sud, Partito Socialista e Repubblicani, Popolari per il Sud, Circolo Nuova Italia e La Discussione. Quindi, quasi sicuramente queste saranno le coalizioni ed i candidati che si presenteranno ai cittadini, per sottoporsi al loro giudizio, alle elezioni comunali del 6 e 7 maggio. Laconica la dichiarazione di Gagliardi: «Abbiamo discusso per tantissimo tempo, in forma civile e con recipocra comprensione. Tuttavia le distanze tra me e Sica sono rimaste immutate. La soluzione ottimale era quella di riunire in un’unica coalizione tutte le forze politiche dell’Alleanza Straordinaria e del Nuovo Centrosinistra. Operazione non semplice. A tal proposito ho avanzato delle proposte che avrebbero potuto favorire sia la mia candidatura che quella di Sica, ma non c’è stato alcun riscontro da parte di quest’ultimo. A questo punto penso che ci siano pochissimi margini ancora di trattativa, anche se entrambi siamo ben coscienti che andando divisi alle elezioni concediamo maggiori chance di vittoria a Starita». Intanto all’interno del Partito Democratico continuano i “mal di pancia”, che non sono solamente quelli esternati dal consigliere comunale Ciro Portoghese e dell’ex segretario Francesco Porcelli. Ci sono altri esponenti del Pd che non sosterranno Sica o non faranno campagna elettorale per lui, con il rischio che il principale partito del centrosinistra possa crollare alle urne. Anche in considerazione del fatto che era già stato abbandonato da sei consiglieri comunali confluiti, poi, in Noi Sud, Progressisti e Democratici ed UdC a sostegno di Starita. A meno di interventi “dall’alto” (le Federazioni provinciali dei partiti), quindi, tutto dovrebbe rimanere come adesso. Intanto Gagliardi ha messo a segno un altro colpo “magistrale”. Si è assicurato il pieno sostegno e l’appoggio in campagna elettorale del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. L’ex giudice ed attuale parlamentare europeo, che ha “scassato” a Napoli facendosi eleggere primo cittadino con una percentuale altissima (due napoletani su tre hanno votato per lui), pur essendo sostenuto “solo” da IdV, Federazione di Sinistra e qualche lista civica, ha garantito la sua presenza alle elezioni comunali di Torre Annunziata per sostenere la sua candidatura. Nel contempo la coalizione del Nuovo Centrosinistra si è arricchito di un’altra lista civica “Loro di Oplonti”, capitanata da Salvatore Sparavigna, noto fotografo, giornalista e videomaker, fondatore de “La mia strada web Tv”, la prima web Tv sociale della Campania. «Sono stato per 35 anni lontano dalla mia città natale - ha affermato Sparavigna -. Ora ci sono tornato e grande è stato il mio stupore nel constatare lo stato di degrado in cui versa Torre Annunziata. Ho deciso, pertanto, di scendere direttamente in campo per dare il mio modesto contributo a risollevare le sorti della città. Faranno parte della mia lista tutte quelle persone che hanno a cuore l’etica, la legalità e la cultura. Io ci sarò, speriamo che tanti altri mi seguiranno in questa avventura». ANTONIO MARRAZZO Da TorreSette del 9 marzo 2012