A cura della Redazione
Un vero e proprio terremoto politico si abbatte sul sindaco Giosuè Starita, all´indomani della delibera di giunta relativa alla riorganizzazione degli uffici e dei servizi del Comune oplontino. Una sorta di "rivoluzione", con la quale vengono ridefiniti i vertici di alcuni settori chiave della macchina comunale. Al dirigente Nunzio Ariano, responsabile del settore economico-finanziario, viene sottratta la gestione delle Politiche Abitative, che passa a Porfido Monda, dirigente dell´Ufficio di Piano. Monda sarà a capo anche del servizio Informagiovani e Politiche giovanili, Decentramento e Pari Opportunità, di competenza in precedenza della dottoressa Maria Losco. Alla struttura extradipartimentale della SUAP (Stazione UNica Appaltante) vengono assegnati anche i servizi Patrimonio e Demanio e Dismissioni immobiliari, fino a qualche giorno fa in capo anch´essi ad Ariano. Novità anche sul fronte rifiuti. La loro gestione viene affidata al dirigente dell´Utc Vincenzo Di Giovanni, mentre prima era di competenza del segretario generale Maria Assunta Carmosino e del dirigente Salvatore Visone. Il sindaco Starita parla di "modifiche opportune e necessarie per inderogabili esigenze organizzative e per assicurare nel contempo la necessaria funzionalità della struttura organizzativa dell´Ente". I sindacati e l´opposizione però tuonano contro il primo cittadino. "Chiederemo spiegazioni alla politica, che ancora una volta non tiene conto delle normative - recita una nota delle OO. SS. -. Le decisioni si prendono confrontandosi con le parti e non con improvvisi diktat. La ripartizione dei Settori non tiene per nulla conto né dei titoli e dei requisiti, né del dialogo che la parte politica dovrebbe avere con i dipendenti". Enzo Sica, leader di Centro Comune, non usa mezze misure e parla di una scelta dell´Amministrazione che sembra nascere "dall´esigenza di punire chi non si è schierato con i vincitori". Ancora più dura è la posizione di Sinistra Ecologia e Libertà, che parla apertamente di una vera e propria "rappresaglia post elettorale", consumata per "ricompensare chi si è dimostrato "fedele" ed emarginare ulteriormente ottimi funzionari". "E´ inconcepibile affidare funzioni al di fuori dell’apparato dei dipartimenti - prosegue la nota di SEL -, mortificare professionalità oramai consolidate e oberare alcune figure di compiti amministrativi che esulano da specifiche competenze e dalle qualifiche di appartenenza". Infine, l´appello a tutte le forze dell´opposizione, dentro e fuori il Consiglio comunale "a mobilitarsi per impedire alla giunta Starita questo ed altri scempi delle regole democratiche".