A cura della Redazione
All´indomani della sentenza che condanna il Savoia al pagamento della somma di 10 mila euro, e alla disputa dei match casalinghi a porte chiuse fino al 23 dicembre, in seguito ai gravi fatti della gara di Coppa Italia con il Pomigliano, la società commenta la decisione del giudice sportivo. "La sentenza ci lascia esterrefatti - si legge una nota ufficiale del club di Torre Annunziata -. Non ci sono parole, non è facile trovarne di appropriate in casi come questi. E allora si prova ad ascoltare le emozioni, un mix contrastante di rabbia, paura, sconforto e speranza. E’ proprio a quest’ultima che ci si aggrappa per farcela ancora una volta, nel momento più difficile che questa società sta attraversando dalla sua nascita. Sembrano lontane anni luce le contestazioni ricevute quando siamo partiti, un gruppo di “pazzi” che provava a fare calcio trasformando il piccolo progetto “Atletico Savoia” in qualcosa di più grande. Eravamo soli. Da allora - continua il comunicato - abbiamo provato a convincervi, ci siamo riusciti grazie al campo, quello che nel calcio dice sempre la verità: la carica dei tifosi del Giraud, la grinta dei nostri atleti, le vittorie, due promozioni, una Coppa Italia. La nostra forza, non è il nostro palmares ma siete voi: tifosi, soci, stampa, cittadini di una Torre Annunziata che spera ancora nel risorgimento perché i torresi, si sa, sono abituati ad affrontare difficoltà ad ogni battito di ciglia e, ogni volta, a trovare una soluzione diversa per andare avanti". Poi, il riferimento agli episodi che hanno preceduto la gara con il Pomigliano. In quell´occasione, lo ricordiamo, dal settore dei tifosi oplontini fu lanciato un petardo in campo. Pasquale Beneduce, 24enne volontario della Protezione Civile, lo raccolse e gli esplose tra le mani, perdendo due dita. "Abbiamo già condannato il gesto che ha portato al ferimento del povero Pasquale Beneduce prima della gara tra Pomigliano – Savoia: un fatto che non ha nulla a che vedere con i principi su cui è fondato lo sport e ne prendiamo distanza. C’è stato un errore ed è giusto che qualcuno paghi - commenta il club -. L’A.C. Savoia 1908, però, farà ricorso tutelando i propri diritti in tutte le sedi opportune al fine di garantire l’applicazione di una sentenza equa e proporzionata ai fatti accaduti, come riteniamo non sia stato fatto ad oggi".