A cura della Redazione
E’ un tipo che bada al sodo, Sergio Contino. E lo dimostrano le idee chiare sulle richieste avanzate all’Amministrazione comunale, di concerto con Verdezza e Brunetti, in relazione alle modalità di gestione del Giraud dopo la bufera della scorsa settimana. L’accordo raggiunto, di cui parleremo a parte nell’articolo, è emblematico della pragmaticità della persona e delle idee chiare su come intende gestire il Savoia. Lo incontriamo in sala stampa per una breve chiacchierata. Contino, vogliamo cominciare con un bilancio di questi primi nove mesi a Torre Annunziata? «Certamente positivo. Siamo partiti con obiettivi minimi e attualmente occupiamo la terza posizione. Sono estremamente soddisfatto». Sta negando che ad un certo momento della stagione ha lanciato proclami di promozione? «Come ho già ribadito, i propositi iniziali erano improntati ad un campionato tranquillo. La buona partenza ci ha fatto immaginare scenari diversi e più prestigiosi. Lo dicevano i numeri e per un po’ ci abbiamo creduto. E a giusta ragione, direi. Se analizziamo con obiettività molte delle partite in cui abbiamo perso punti, le vicissitudini che abbiamo attraversato e la posizione che occupiamo ora, probabilmente avremmo potuto giocarcela. Ma non demordiamo, vuol dire che rimanderemo tutto all’anno prossimo». Dunque sta asserendo che i play-off saranno del tutto inutili? «Non ho detto questo. Visto che ci siamo, cercheremo di giocarci questa opportunità fino in fondo puntando anche al secondo posto che significherebbe disputare almeno due partite al Giraud, con l’indubbio vantaggio di giocare in casa davanti al nostro pubblico e, perché no, anche con il sollievo delle casse societarie. In genere, comunque, la post season è una lotteria e a Torre Annunziata lo sanno bene. L’anno scorso non ci sono stati ripescaggi e anche quest’anno non ci sono certezze. Certo, vincerli e raggiungere il traguardo sarebbe una bellissima soddisfazione». Non ha ancora risposto alla domanda. «Bisogna appurare le intenzioni della Lega. E’ molto probabile che assisteremo ad un abbassamento dei costi della fidejussione, anche perché la prossima stagione di C2 si annuncia estremamente onerosa dal momento che tutti si attrezzeranno per ambire almeno al nono posto, ultimo utile per la permanenza in C. Ma anche in questo caso, qualche club potrebbe valutare l’ipotesi della rinuncia con relativa apertura ai ripescaggi». Ha accennato alla possibilità del secondo posto. Ritiene allora il Cosenza raggiungibile nonostante il meno otto in classifica? «Penso di sì. Abbiamo lo scontro diretto in casa, stiamo bene, lo spogliatoio è unito e in generale abbiamo un bel gruppo. Il Cosenza è più forte di noi ma le ultime partite dei calabresi ci dicono che sono in calo. Ho fondate speranze». Tempo fa ha avuto un incontro con il sindaco. Fu promessa una sensibilizzazione dell’imprenditoria locale verso il Savoia. Di nuovo, c’è solo il socio Contieri. «Il mio 50 per cento è ed è rimasto tale. La questione ha riguardato principalmente il gruppo torrese con Contieri che ha fornito il suo contributo. A questo punto comunque, è inutile parlare dell’oggi, bisogna solo pensare al futuro». Appunto. L’anno prossimo che succede? «Ci stiamo muovendo. Il tempo c’è. Per quanto mi riguarda, se dovessi restare io, punteremo sicuramente ad un campionato di vertice con forze nuove. Certo, non è facile in momenti particolari come quelli che stiamo vivendo, trovare imprenditori disponibili ad investire nel calcio ma ci sto provando comunque. Troverò una soluzione». Ci sarà ancora l’amico Dionisio in questo cammino? «Nicola adesso lavora con l’Aversa Normanna ed un suo ritorno nell’immediato non è in programma. Il direttore conosce benissimo l’ambiente, sa di calcio e coltiva numerosissimi contatti a livello di tecnici e calciatori, ma ha preso impegni con altri. Vuol dire che provvederemo in altro modo». Vale a dire? «Che Contino farà anche il diesse! Scherzo, naturalmente. Di certo ci avvarremo di una figura di questo genere, anche se al momento non posso fare nomi». Intanto, ritiene che qualcuno dell’attuale rosa possa essere meritevole di conferma? «Io mi limito solo a consigliare, la decisione finale spetta al nuovo direttore di concerto con il tecnico». Che potrebbe essere Salvatore Amura... «Amura ha un contratto sino a fine stagione. Per quanto mi riguarda sta facendo bene e potrebbe ambire ad una riconferma. Se ci sono i presupposti per un rinnovo, lo faremo». MATTEO POTENZIERI (dal settimanale TorreSette del 15 febbraio 2013)