A cura della Redazione
Sevieri, mediano del Lumezzane scuola Lazio, un uomo d’ordine vecchio stampo di cui si avvertiva la necessità. Malivojevic (’93) e Perna (’95), esterni di centrocampo, prelevati rispettivamente dal Vicenza e dal Fondi via Parma. D’Appolonia, attaccante ventunenne anch’egli di proprietà dei biancorossi veneti approdati in B grazie al recentissimo ripescaggio. Sono questi gli ultimi colpi del Savoia, che chiude la fase estiva di calciomercato con le cessioni della meteora Tuniz alla Viterbese, di Meduri che si accasa al Lumezzane e del deludente Baldrocco, che rescinde consensualmente il contratto che lo legava ai bianchi. Manca ancora l’attesissima punta centrale che sarà prelevata dalla nutritissima lista degli svincolati per i quali c’è tempo sino al 21 dicembre. Giacomo Cipriani è sempre in pole position. Un movimentismo inusuale quello del Savoia nelle ultime ore di calciomercato, evidentemente figlio di prestazioni non all’altezza delle aspettative e di palesi “buchi” in organico che hanno accentuato le magre perfomance in cui è incappata la compagine di mister Bucaro: due sconfitte in Coppa Italia con conseguente eliminazione ed un sudatissimo pareggino interno al debutto in campionato. A proposito della partita con il Melfi. Un punto e nulla più. L’esordio in Lega Pro, dopo quattordici anni di assenza dai professionisti, regala solo un brodino e molte smorfie per una prestazione che ha destato più di qualche perplessità sulla reale consistenza di una squadra costruita sì per la salvezza, ma che anche per l’obiettivo minimal non è apparsa granché attrezzata. E’ vero che siamo appena alla prima di campionato e quel che suggerisce il cervello viene eseguito dalle gambe solo con grande difficoltà e fino a quando la mente è lucida, ma è altrettanto vero che siamo alla terza partita ufficiale contro pari grado e la parola vittoria è sconosciuta nel sin qui scarno vocabolario dei bianchi. Mister Bucaro ha salvato la prima mezz’ora con i gialloverdi lucani. A voler essere magnanimi, diciamo che ci può anche stare questa lettura. Eppure, anche in questo terzo di gara la squadra ha comunque “ballato” in difesa al cospetto di una squadra baby ma qualitativamente egregia. Ed è proprio il reparto difensivo quello che desta maggiori preoccupazioni in chiave futura. L’esperta coppia centrale Rinaldi-Di Nunzio non è mai convincente soprattutto nell’ex stabiese, così come l’esterno Laezza che non solo ha sofferto il pari età Fella, autore poi del gol del pareggio melfitano, ma anche in fase di appoggio non ha dato un contributo sufficiente. In siffatto contesto, però, un minimo di responsabilità va addebitata anche al tecnico che a nostro avviso, accortosi della incomprensibile paura di vincere dei suoi, non è intervenuto in maniera incisiva negli spogliatoi, dal momento che dopo il gol i bianchi sono progressivamente calati sino a spegnersi del tutto nei secondi quarantacinque minuti, pur con uomo in più. Fortuna vuole che siamo ancora agli inizi e la società ha avuto piena consapevolezza che andavano modificati certi assetti con l’inserimento di uomini con caratteristiche più confacenti agli schemi di Bucaro, e contestualmente idonei a chiudere quelle falle ancora presenti in organico. Del resto, non bisogna dimenticare che gente di spessore (non fosse altro che per il corposo curriculum), come Checcucci e Gallo non hanno avuto ancora la possibilità di esprimersi e nulla vieta che, con i neoacquisti (Sevieri in particolare) e l’ingaggio ormai prossimo anche del centravanti, il Savoia non possa riguadagnare la stima di quella buona parte di tifosi oggi, a ragione, un po’ scettici. Oggi 6 settembre, ore 14.30 (diretta in streaming su www.sportube.tv), i bianchi sono di scena al D’Ippolito di Lamezia. Risolte a tempo di record le problematiche che affliggevano l’impianto calabrese, tutto è pronto per la prima dei biancoverdi sul proprio terreno di gioco. A guardare bene le due rose, potremmo ben dire che in campo scenderà… il Parma travestito. Piacenti, Spirito, Maglia, Puccio, Rossini e Brunori Sandri tra i lametini; Santurro, Perna, Laezza e Corsetti tra i bianchi, hanno tutti un comune denominatore: la società ducale dell’ex diesse del Savoia, Pietro Leonardi. Bando agli scherzi, sulla strada del Savoia un’altra compagine che ha come obiettivo la salvezza che passa però, a differenza del Melfi, attraverso la conferma di buona parte della squadra che ha costruito la promozione in Lega Pro lo scorso anno (ottavo ed ultimo posto utile). Dunque, i bianchi si troveranno di fronte un undici rodato (con l’Aversa erano in 8 sui 14 messi in campo ed Erra, come l’ex Novelli, utilizza preferibilmente il 4-3-3), e perciò con un gioco che potrebbe già scorrere fluido. Dall’altra parte però, ci è sembrato che i bianchi, potenzialmente, con più spazi a disposizione, siano in grado di far male. Speriamo bene. MATTEO POTENZIERI