Per ora Sarri ha vinto la sua scommessa settimanale: una vittoria parziale che va completata chiudendo stasera la domenica con un successo chiaro e chiarificatore sul Genoa. L’importante era passare subito dalla cassa e così è stato: ha puntato sulla Spal e contro la Juventus. È finita in pareggio e sarebbe potuta andare ancora meglio, ma la difesa campione d’Italia si sta mostrando davvero impenetrabile. La serie di gare senza gol si allunga e, forse, il segreto è tutto qui, nei difensori che non prendono gol, un punto di vista che è molto italiano e che ha fatto la storia del nostro campionato. Quando nulla possono Dybala e Higuain, è fondamentale evitare ogni rischio anche quando di fronte non ci sono ancora Cristiano Ronaldo e Benzema.

La Juve è saldamente aggrappata alla propria storia, apparentemente riesce a non farsi dominare neppure dal pensiero legato alla Champions e all’idea fissa di cancellare pure il ricordo della finale persa contro il Real. Madrid è lontanissima da Ferrara, due mondi che manco si guardano, né si lanciano messaggi.

Qui in Italia la rivoluzione resta attaccata all’ipotesi Napoli, alla suggestione che proprio Sarri ha alimentato fino a questo punto con la sua squadra, quell’ideale di Grande Bellezza perseguito con tutte le forze che la mente e il corpo sono in grado di produrre. Anche per questo i napoletani erano stati precettati per passare insieme la sera prima della partita con il Genoa, quasi che l’allenatore e il suo staff avessero avvertito il rischio della deconcentrazione: stadio non pienissimo, atmosfera da raduno tra vecchi amici, fattori che si sarebbero sommati a quel senso di impotenza alimentato da un distacco in classifica che si avviava a diventare disarmante. Invece stasera i punti da recuperare potrebbero essere due, meno dei tre disponibili nello scontro diretto: insomma tutto è ancora possibile, ma è assolutamente vietato fallire anche solo una mossa. Non so se lo zero a zero di sabato sera potrà mai suonare come una chiamata a raccolta per chi tifa Napoli, ma il San Paolo pieno a metà non aiuta, e le assenze sanno tanto di irriconoscenza verso gli straordinari interpreti di questo sogno che tutta Napoli sta vivendo dall’inizio stagione.

Se aiutano le tribune piene, sono indispensabili i gol per battere il Genoa e quelli li segnano in campo i titolarissimi. Così la pausa servirà sì a mettere nuova pressione, ma alla Juve. Questo lo pensa Sarri, ma non lo dirà mai.