A cura della Redazione

Il 3 dicembre scorso è stato eletto il vincitore del Pallone d’Oro del 2018, Luka Modrić. Nato a Zara in Croazia, classe 1985, il centrocampista del Real Madrid nonché della nazionale croata ha clamorosamente interrotto il duopolio Cristiano Ronaldo – Messi per quanto riguarda l’assegnazione di questo prestigioso premio. La sua vittoria, infatti, ha destato non poche polemiche tra gli addetti ai lavori. Come menzionato nel sito Fanpage.it, perfino la sorella di Cristiano Ronaldo ha voluto dire la sua tramite i social, mostrando il suo estremo disappunto per questa assegnazione, a suo parere ingiusta.

Di questa vicenda si è parlato tanto, e di sicuro avrete letto articoli su articoli riguardanti questo Pallone d’Oro così discusso. Ma vi siete mai chiesti quando questo premio è stato istituito e da chi? Chi è stato il primo a vincerlo, oppure chi ne ha vinti di più? Oggi vogliamo proprio ripercorrere brevemente la storia del Pallone d’Oro, uno dei premi più ambiti (nonché più chiacchierati!) del mondo del calcio.

(source: Facebook)

Gli inizi

Era il 1956 quando, grazie all’idea del giornalista ed ex calciatore Gabriel Hanot, la famosa rivista sportiva francese France Football istituì il premio conosciuto da tutti come “Pallone d’Oro”. A decretare il vincitore del premio era, ed è tutt’ora, la stampa specializzata, che doveva operare la sua scelta in base a criteri ben precisi, descritti in un apposito regolamento relativo all’assegnazione del premio. Inizialmente il Pallone d’Oro era conosciuto come premio al “Calciatore europeo dell’anno”, proprio perché il vincitore doveva obbligatoriamente essere europeo. Pur non essendo un premio ufficialmente riconosciuto, e nonostante la limitazione imposta riguardante la nazionalità degli sportivi che potevano concorrervi, il Pallone d’Oro divenne ben presto uno dei premi più ambiti da tutti i calciatori europei.

Nel 1995, finalmente una svolta: da quell’edizione in poi avrebbero potuto concorrere al premio anche sportivi di nazionalità extraeuropea. Fu un vero momento di svolta nella storia del Pallone d’Oro, che iniziò quindi a fare gola davvero ai giocatori di tutto il mondo. Nel frattempo, nel 1991 per la precisione, la FIFA aveva istituito un suo premio ufficiale per il miglior calciatore dell’anno, il FIFA World Player of the Year. A differenza del Pallone d’Oro, questo riconoscimento veniva assegnato dai commissari tecnici e dai capitani delle varie nazionali, insieme ai rappresentanti del FIFPro, ossia la federazione internazionale dei calciatori professionisti. Era ovvio che questi due premi avrebbero finito per “competere”, per decretare quale dei due fosse il più ambito. Sorprendentemente, nonostante fosse rimasto un premio di stampo prettamente giornalistico, il Pallone d’Oro finì per superare in prestigio il premio della FIFA.

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Una cooperazione non riuscita

Tuttavia la competizione mediatica tra i due premi andò avanti, fino al 2010, quando si decise di fondere i due riconoscimenti per dare vita ad un terzio premio, il Pallone d’Oro FIFA. Benché l’intento fosse quello di porre fine alla lunga lotta di prestigio tra la FIFA e France Football, il “nuovo nato” non riscosse il successo sperato. Sembra che le modalità con cui veniva decretato il vincitore fossero ritenute poco valide, più legate ad aspetti di marketing che alle abilità reali e alle prestazioni dei giocatori. Il malcontento generale portò questa fallimentare collaborazione a terminare nel 2016, quando France Football decise di distaccarsi definitivamente dalla FIFA, e tornare all’elezione del miglior giocatore solo tramite i voti della stampa.

I protagonisti di ieri e di oggi

Ma chi fu il primo calciatore in assoluto ad alzare vittorioso l’ambito trofeo dorato? Sir Stanley Matthews, conosciuto anche come “Il mago del dribbling”, storico centrocampista dello Stoke City, vinse il primo Pallone d’Oro della storia, esattamente 62 anni fa. È noto per aver giocato come professionista fino a 50 anni, si dice grazie ad un’alimentazione ben bilanciata e ad uno stile di vita impeccabile. Dopo di lui, molti nomi noti sono stati insigniti del premio di miglior giocatore al mondo, alcuni dei quali anche più di una volta. Ad oggi il primato spetta ancora a Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, vincitori del trofeo per ben cinque volte. Il fenomeno portoghese oggi milita tra le fila della Juventus, ad oggi, 13 dicembre, una delle squadre più quotate per la vittoria della Champions secondo i pronostici di Betway, mentre La Pulce colleziona successi nel Barcellona da quando aveva solo 13 anni.

Al secondo posto tra i più vincenti troviamo “Le Roi” Platini, in compagnia degli olandesi Johan Cruijff e Marco van Basten, detto “Il cigno di Utrecht” per l’impareggiabile eleganza dei suoi movimenti in campo. Van Basten è stato compagno di squadra di Carlo Ancelotti, campione nostrano nonché attuale allenatore del Napoli. Questi campioni sono stati insigniti del prestigioso premio per tre volte, e nel caso di Platini sono state tre volte consecutive (1983, 1984 e 1985). Ma anche la nostra nazionale, che è scesa in campo recentemente contro il Portogallo, ha visto il suo onore calcistico tenuto alto da alcuni dei giocatori considerati tra i più talentuosi della storia. Basti pensare a Gianni Rivera, storico centrocampista del Milan nonché uno dei simboli della squadra meneghina. Rivera fu il primo italiano a vincere il Pallone d’Oro nel 1969, ed è di diritto nell’Olimpo dei migliori giocatori italiani di sempre. Oltre all’Abatino, anche campioni del calibro di Roberto Baggio e Fabio Cannavaro hanno tenuto alto il nome del nostro Bel Paese vincendo il Pallone d’Oro rispettivamente nel 1993 e nel 2006, anno della memorabile vittoria della nazionale azzurra ai Mondiali a Berlino. Entrambi hanno indossato con onore sia la casacca bianconera che quella nerazzurra. Juventus e Inter si sono sfidate in un acceso Derby d'Italia lo scorso 7 dicembre.

L’albo d’oro dei vincitori di questo ambito premio è pieno zeppo di grandi nomi. Campioni delle più svariate nazionalità che si sono distinti non solo per le loro prestazioni sul terreno di gioco, ma anche per la loro condotta fuori dal rettangolo verde. Sicuramente le polemiche e le presunte ingiustizie riguardanti l’assegnazione del Pallone d’Oro ci saranno sempre. Ma quello che è certo è che ogni anno tutti gli amanti del calcio continueranno ad attendere con ansia l’annuncio del nome del vincitore, ognuno con le sue preferenze, ma tutti con la stessa passione per questo sport tanto discusso, ma anche tanto amato.