A cura della Redazione

Dopo un mese di silenzio, durante il quale si è andati avanti a suon di polemiche, torna a parlare il presidente del Savoia Calcio Emanuele Filiberto. E lo fa attraverso un comunicato pubblicato sulla pagina Facebook di A.C. Savoia 1908.

Giocatori che vantano soldi non dovuti, chiacchiericcio cittadino contro la società, tifosi alla ricerca continua di presidenti, magazziniere che scompare con oltre 70mila euro di merce. Insomma, sembra un assalto alla diligenza, mentre si avvicina sempre più (sabato sera al Lido Azzurro) l’appuntamento della società con i tifosi “per rilanciare il progetto di rinascita del Savoia e di tutta Torre Annunziata”, come scrive lo stesso principe nel comunicato che vi proponiamo integralmente.

Il comunicato del presidente Emanuele Filiberto di Savoia

“Cari Tifosi - scrive Emanuele Filiberto di Savoia -, ora è arrivato il momento che parli io. Quello che ho visto in questi 7 mesi, dal mio arrivo a Torre Annunziata, è un qualcosa di inimmaginabile, fuori da ogni logica umana. Diventa anche imbarazzante ripetere sempre le stesse cose che sono palesi sotto gli occhi di tutti. Non solo abbiamo dovuto salvare una squadra da un sicuro fallimento, dove la vecchia dirigenza, insieme al suo legale e al suo Direttore Sportivo, avevano pagato lo stipendio solo fino ad ottobre 2022, per poi abbandonare la propria squadra ben consapevoli di bloccare ogni tipo di pagamento e di non onorare l’impegno assunto ad inizio stagione.

Questi giocatori, invece di essere grati alla Casa Reale Holding, come sarebbe giusto che fosse, che gli ha dovuto corrispondente ben 7 stipendi, si permettono di fare polemiche ed addirittura di diffamarci. Non trovo corretto tutto questo che sta accadendo, continuiamo a subire attacchi di ogni genere, voci strumentali che girano in città e che non hanno la minima logica. A questo punto ci tengo a precisare che i giocatori hanno avuto compensi super gonfiati, in quanto stabiliti da chi era già consapevole di non pagare, ma noi abbiamo rispettato i contratti verbali, dando ad ognuno quanto dovuto e senza ritrattare quei compensi sovraquotati, anche ad ex calciatori. Addirittura un giocatore in particolare, dopo aver percepito tutti gli stipendi, ha avanzato una pretesa assurda, pretendendo un “fantomatico” premio, senza aver segnato mai un gol e soprattutto senza aver partecipato ad oltre il 50% del campionato, tra l’altro nella parte finale della stagione per l’ottenimento della salvezza.

Da questo episodio poi guarda caso parte tutto: un continuo chiacchiericcio cittadino contro la società, da far scoraggiare chiunque; alcuni tifosi, se vogliamo chiamarli tali, alla continua ricerca di presidenti, avendo una società solida e forte come la nostra. C’è un qualcosa che non mi quadra, c’è un qualcosa di inquietante, viene il sospetto che ci sia una regia oscura dietro tutto questo. È inimmaginabile quanto stia accadendo!

Se non ci fosse stato l’amico fraterno Nazario anche questa volta sarebbe scomparso un altro progetto importante calcistico a Torre Annunziata. Devo ammettere che se fossi stato al suo posto, con tutti gli attacchi personali che gli vengono continuamente mossi e che, del tutto ingiustamente, sta subendo, io sarei già andato via! Sta incassando colpi giornalieri per tutta la Casa Reale Holding, solo per amore della sua città e di tutto il territorio, ma soprattutto per l’impegno preso con la parte sana della città.

Ora basta, cerchiamo di fare tutti le persone serie, ora intervengo io in maniera decisa e netta. Avrei preferito non farlo e non dare nessuna spiegazione, anche perché questi “chiamiamoli” giocatori contrattualmente non devono avere più un solo centesimo! Ci tengo a precisare che questi pseudo calciatori sono solo due e stanno cercando solo di fare pressioni, screditando la nostra società, ma ora veramente basta, stanno superando tutti i limiti ed io non ho più intenzione di avere pazienza! Questi due giocatori sono stati presi dal Savoia tramite un loro procuratore di fiducia, con il quale è stato gestito anche il compenso. Senza prolungarmi e senza andare oltre, altrimenti veramente non la finirei più, ma va detto che questo stesso procuratore, per un altro giocatore, ci aveva fatto corrispondere una cifra che ci sarebbe dovuta essere restituita, ma che ovviamente non è mai rientrata e pertanto era naturale e scontato che tale importo venisse scalato da quanto dovuto agli altri due suoi calciatori. Volete sapere la cosa più inquietante qual è? L’amico Nazario Matachione, contro la decisione della società, aveva deciso di corrispondere comunque ai due tesserati la somma anche se non dovuta, solo per una questione di sensibilità nei loro confronti. Come è stato ripagata la sua sensibilità? Fanno uscire una notizia dopo che era stato tutto risolto e soprattutto per degli importi non dovuti!! Guarda caso un sito giornalistico sportivo locale riporta la notizia in tempo reale come se fosse tutto preparato ad hoc. C’è qualcosa che non funziona, c’è una regia oscura alle spalle ed agiremo legalmente contro tutto e tutti.

Il tutto accade alla vigilia della presentazione di un importante progetto. Ho bloccato tutto, chi sostiene di avanzare pretese legittime lo facesse nelle sedi competenti ed opportune. Noi non subiremo più nessun attacco strumentale. Denunceremo tutto. Questi metodi mafiosi devono finire. Stiamo mettendo troppo ordine, stiamo facendo pulizia, e questo probabilmente a qualcuno non piace.

Parla pure un magazziniere dopo che è scomparso l’intero magazzino per oltre 70 mila euro di merce! Ci sono le bolle di consegna e le relative fatture ed è scomparso tutto!! Forse qualcosa di vero dietro queste indagini c’era. Noi non pagheremo tangenti, noi rappresentiamo la legalità. Spero che la città e la tifoseria sana risponda per noi, che ci sostenga allontanando le mele marce. Dobbiamo insieme ed uniti liberare e salvare da questi delinquenti il nostro amato Savoia. Ora basta!

Sabato sera parte il nostro progetto di rinascita del Savoia e di tutta Torre Annunziata, vi voglio in tanti, vi voglio uniti, per darci la forza e il coraggio di continuare a combattere e sapere che non siamo soli ma siamo in tanti a lottare per un obiettivo comune, cambiare le sorti della città e del Savoia!”.