A cura della Redazione
Figli di una tecnologia minore Sono le 17,41 di lunedì 26 maggio. Salvatore Cimmino, torrese purosangue di 44 anni trapiantato a Roma, porta a termine la sua ennesima impresa: la traversata a nuoto da Capri a Torre Annunziata. Otto ore e trentacinque minuti in acqua, bracciata dopo bracciata, assistito dalla vedetta della Capitaneria di porto, dal gommone della protezione civile oplontina e da un’imbarcazione del Circolo nautico di Torre Annunziata. Suoi angeli custodi, tre atleti delle Fiamme Oro di Napoli, Fabio Fusi, Pietro Bonanno e Rosario Castellano, che lo hanno assistito alternandosi in acqua nelle 17 miglia di percorrenza del tragitto, sotto l’occhio vigile del direttore tecnico della nazionale di Fondo e delle Fiamme Oro Peppe D’ Angelo. A sostenere Cimmino nelle sue imprese vi sono, inoltre, il Circolo Canottieri Aniene e la Fondazione Roma che fin dal primo momento hanno supportato il progetto “Per un mondo senza barriere”. Una vera e propria impresa, quella del nostro concittadino, che appare ancora più straordinaria perché a compierla è stato un uomo privo della gamba destra, che da anni conduce una battaglia civica per un mondo senza barriere, per sollecitare le Istituzioni e per dimostrare a tutti che lo sport, il nuoto in particolare, può essere un forte alleato dei disabili. «In Italia - dice Salvatore - ci sono oltre 5 milioni di disabili motori, con 17.000 nuovi casi ogni anno, praticamente una media di 47 persone al giorno. Numeri importanti, eppure spesso sconosciuti alla gente. Cifre che certamente descrivono l’invalidità come male da combattere e prevenire - continua l’atleta - ma anche e soprattutto come situazione da normalizzare nella società. Tutto ciò ha bisogno di servizi sempre più adeguati e all’avanguardia, di innovazione tecnologica che permetta ai disabili di vivere una vita migliore, per molti ancora troppo lontana purtroppo da quella che sono costretti a vivere. Un recente decreto della Presidenza del Consiglio ha reso ancora più difficile accedere alle protesi per chi, come me, vive senza uno o addirittura tutti e due gli arti. Quelli che si trovano nelle mie stesse condizioni, e in Italia sono oltre 500 mila - prosegue Cimmino -, li definisco “figli di una tecnolgia minore”. E’ per loro che gareggio. Questa è la battaglia che conduco da anni e ringrazio quanti mi supportano in queste iniziative». Ma ritorniamo alla traversata. Quando Salvatore ha messo piede sull’arenile del Lido Azzurro, uno spettacolo di fuochi pirotecnici ha salutato il suo arrivo. Ad attenderlo, amici e parenti, oltre le istituzioni locali rappresentate dall’assessore Ciro Alfieri e dal presidente della Commissione Sport, Domenico De Vito, che hanno donato all’atleta una targa per celebrare l’evento. Salvatore Cimmino non è affatto nuovo ad imprese del genere. Infatti, in passato ha partecipato alla tappa della maratona Napoli-Coste flegree e ancor prima, nel luglio 2006, nella prestigiosa Capri-Sorrento. E le “fatiche” del nostro campione non terminano qui. «Sarò impegnato anche nella Capri-Napoli - ci dice Salvatore - prevista per il prossimo mese di luglio e, finalmente, nel 2009 parteciperò al giro d’Europa, che prevede anche le traversate dello stretto di Gibilterra e del canale della Manica». Ultima considerazione. Avremmo voluto contare, però, molte più persone. Come al solito, abbiamo perso una buona occasione per dimostrare la nostra solidarietà e la nostra stima ad un figlio di questa terra, che la onora con le sue imprese umane e sportive. Ma non ci meravigliamo. Oramai Torre Annunziata fa notizia solo per i suoi crimini. ANTONIO GAGLIARDI FOTO GALLERY