A cura della Redazione
ROMA - E´ legge il decreto Gelmini di riforma della Scuola,votato stamane dal Senato. il decreto e´ stato approvato in via definitiva con 162 a favore, 134 contrari e tre astenuti. Il provvedimento, votato il 9 ottobre dalla Camera, non è stato modificato dai senatori e ora e´ legge. Domani a Roma lo sciopero generale del mondo della scuola e dell´università, la cui macchina organizzativa (fra l´altro sono previsti 9 treni speciali e 1.000 pullman) si è già messa in moto. Anche oggi iniziative di protesta in varie scuole e atenei e nuovo assembramento di studenti attorno a Palazzo Madama in coincidenza con il voto dei senatori. GELMINI: SI CAMBIA E SI TORNA ALLA SERIETA´ "La scuola cambia. Si torna alla scuola della serietà, del merito e dell´educazione". Lo ha detto il ministro dell´Istruzione Mariastella Gelmini, dopo l´approvazione del Dl da parte del Senato. Il ministro ha ricordato che "provvedimenti come il voto in condotta contro il bullismo, l´introduzione dell´educazione civica, dei voti al posto dei giudizi, il contenimento del costo dei libri per le famiglie e l´introduzione del maestro unico sono condivisi dalla gran parte degli italiani". "Ringrazio il governo e la maggioranza parlamentare per il sostegno al provvedimento", ha concluso Gelmini. "Entro una settimana presenterò il piano sull´università". Lo ha detto il ministro dell´Istruzione, Università e Ricerca, Mariastella Gelmini, commentando l´approvazione del decreto sulla "riforma" della scuola da parte del Senato. OPPOSIZIONE DA STUDENTI, PROPOSTO REFERENDUM Non appena l´Aula di Palazzo Madama ha approvato la riforma Gelmini sulla scuola, i senatori del Pd e dell´Idv sono scesi a Corso Rinascimento per parlare con gli studenti che stanno manifestando da ieri contro il provvedimento del governo. Non appena i parlamentari dell´Idv alzano lo striscione con scritto: "Se passa la Gelmini: referendum", i manifestanti gridano in coro: "Referendum! Referendum!". Il dipietrista Stefano Pedica scavalca la doppia transenna che separa gli studenti dal Senato e comincia a dialogare con alcuni di loro. Il presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro aggira la transenna, ma anche lei si ferma a lungo con i ragazzi. Gli studenti ascoltano e battono le mani gridando slogan FINOCCHIARO, BENE REFERENDUM CONTRO DIKTAT GOVERNO "Il referendum è una buona idea per rispondere con uno strumento di democrazia diretta a questo governo che si tappa orecchie e bocca". Lo ha affermato il capogruppo in Senato del Pd, Anna Finocchiaro, che dopo l´approvazione del decreto Gelmini sulla scuola, è uscita da Palazzo Madama per incontrare gli studenti. "Il governo - ha proseguito - deve fare proposte e non diktat su temi come la scuola su cui si dovrebbe invece aprire un confronto ampio nel Paese". Secondo l´esponente del Pd, il decreto Gelmini "presenta profili di incostituzionalità e lo dimostra anche il fatto che sei regioni faranno ricorso alla Consulta". Finocchiaro, allontanandosi da Palazzo Madama, ha concluso affermando che "per le famiglie italiane si annunciano tempi duri". ARRIVANO I CORTEI, FORZE DELL´ORDINE PRESIDIANO PALAZZO MADAMA Blindati di polizia e carabinieri presidiano le zone di accesso a Palazzo Madama. Vicino al Senato, a Piazza Navona, sono arrivati parte dei cortei partiti stamani da molti punti della città. "Noi la crisi non la paghiamo", questo lo slogan scandito dagli studenti in attesa del voto finale al Senato sulla riforma Gelmini. Applausi degli studenti in piazza Montecitorio a Giorgio Napolitano. Il presidente della Repubblica stava uscendo dalla Camera, dove aveva assistito all´apertura di un convegno sul 4 Novembre. Se ne sono accorti gli studenti di un liceo che stavano facendo lezione in piazza contro il decreto Gelmini e i tagli a scuola e università: subito è partito un applauso, che Napolitano ha ricambiato salutando con la mano, prima di entrare nell´auto presidenziale. E qualcuno ha urlato in un megafono: "Presidente, non ci lasci soli!". UNIONE STUDENTI,ANCORA PROTESTA IN TUTTA ITALIA "Tutti gli studenti, uniti nella battaglia comune per la difesa del sistema formativo pubblico, proseguiranno nelle loro proteste, come sempre pacifiche e non violente, contro lo smantellamento del sistema formativo pubblico italiano". E´ quanto afferma l´Unione degli Universitari ricordando che le proteste continueranno in tutta Italia, oltre al sit-in sotto Palazzo Madama. Ecco l´elenco delle iniziative odierne. Ancona, dove l´"Assemblea No 133" continua la pacifica occupazione dela Facoltà di Ingegneria; Brescia, dove è previsto un sit-in con volantinaggio in piazza S. Faustino da parte del "Comitato universitaglia: 133 passi indietro nessuno avanti"; Cagliari, in cui nella Facoltà di Lettere a Piazza del Carmine ci sarà un Laboratorio di approfondimento, sul futuro dell´università italiana; Lecce, nelle cui Facoltà di Lettere e di Economia sono previste Assemblee studentesche; Pavia, dove hanno luogo le proteste alternative di lezioni di Geometri e Fisica in piazza; Padova, dove una fiaccolata di protesta contro la Legge 133, sfilerà per le vie della città; A Macerata gli studenti, che hanno ieri occupato il Rettorato improvvisando un corteo nella città, oggi si sono nuovamente organizzati per ulteriori forme di protesta; Urbino, Ateneo in cui gli studenti, dopo la partecipazione di circa 1000 persone all´Assemblea d´Ateneo di ieri, si sono dati appuntamento per oggi pomeriggio per una nuova mobilitazione. Infine, nell´Ateneo di Chieti-Pescara il Movimento studentesco Chieti-Pescara ha organizzato un´Assemblea d´Ateneo a Pescara e delle lezioni all´aperto a Chieti.