A cura della Redazione
Folla straripante sulla spiaggia di Marina Grande alle 12 e 55 di domenica 3 maggio, momento in cui Salvatore Cimmino, nuotatore disabile di Torre Annunziata, ha concluso la prima tappa del Giro d’Europa a nuoto “per un mondo senza barriere e senza frontiere”. L’attesa del pubblico, in una splendida giornata di sole, con tante persone a godersi la tintarella sulla sabbia, veniva allentata poco dopo le 12 e 30, quando dal gommone venivano portati a riva Alessandro e Stefania, rispettivamente figlio e moglie di Salvatore. Subito dopo arrivano anche il fotografo e l’operatore video. Intanto, Salvatore Cimmino si distingueva nitidamente tra le onde man mano che si avvicinava alla riva ed il pubblico ha istintivamente accompagnato tra gli applausi gli ultimi minuti dell’impresa solidale-sportiva di questo indomito atleta. Cimmino, tesserato con il Circolo Aniene di Roma, è partito da Messina dal tratto di mare antistante la sede della Lega Navale alle ore 9.50 (dieci minuti prima dell’orario programmato) e dopo aver costeggiato facilmente fino a Capo Peloro (luogo di incontro tra il mar Jonio e il mar Tirreno), sfruttando la scia di corrente favorevole, grazie ai preziosi suggerimenti di Mimmo Pellegrino del Centro Nuoto Sub Villa San Giovanni, che ha coordinato lo staff tecnico in mare. Poi, ha puntato decisamente ad attraversare lo Stretto dirigendosi su Marina Grande a Scilla con il prezioso supporto dell’AMS (Autorità Marittima dello Stretto) che con strumenti di altissima tecnologia, non ultimo il VTS, effettua il costante controllo ed il monitoraggio del traffico marittimo. Salvatore Cimmino ha nuotato sereno, con bracciate regolari al ritmo di circa 80 al minuto, con l’unico cruccio di aver incontrato sul suo percorso una miriade di meduse che cercavano il suo volto (certamente avrebbe gradito le avances di qualche Sirena di memoria mitologica!). In alcuni frangenti Cimmino, seguendo le direttive dello staff tecnico del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro di Napoli, ha abbassato il ritmo, battendo sulle 75 bracciate al minuto. Dopo circa 1 miglio dal momento di puntamento su Scilla è entrata una corrente di scendente che iniziava a spingere l’atleta verso Cannitello, ma il tenace nuotatore che ha deciso di sfidare l’Europa. Aumentava il ritmo ed ancora una volta, seguendo i suggerimenti dello staff tecnico, puntava verso la Costa Viola, sostenuto in acqua anche dal Gruppo Sommozzatori dei Carabinieri di Messina, allungando il percorso per poi sottocosta portarsi verso il Castello dei Ruffo, dove era atteso sulla spiaggia di Scilla. Salvatore Cimmino ha percorso i circa 12 Km e 500 metri del tracciato in 3 ore e 5 minuti. Ripagato in pieno l’impegno delle Leghe Navali dello Stretto e delle altre Associazioni tra le quali la Cariddi di Torre Faro ed il Comitato Italiano Paralimpico Calabria. Soddisfatti i dirigenti del Circolo Canottieri Aniene, giunti in riva allo Stretto per sostenere e supportare, unitamente alla Fondazione Roma Terzo Settore ed all’ItalBrokers, l’atleta torrese. A fine traversata, Cimmino è stato accolto dal sindaco di Scilla, Gaetano Ciccone, e da alcuni assessori del comune calabrese. All’arrivo, si scherniva per il brillante risultato, pensando già alla prossima tappa, quando tra il 22 ed il 30 maggio sfiderà lo Stretto di Gibilterra, ma senza dimenticare e far dimenticare il vero motivo del suo “sciopero dello sport” e delle sue imprese, finalizzate a sollevare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni su un tema in particolare: quello della fruizione dei presidi protesici più all’avanguardia e del mancato aggiornamento del “Nomenclatore tariffario”, strumento con cui il Sistema Sanitario Nazionale fornisce le protesi ai disabili e che ancora oggi non prevede gli strumenti di ultima generazione, già ampiamente forniti in alcuni paesi europei. Salvatore Cimmino, commosso, trovava la forza per ringraziare tutti ed in modo particolare il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che lo ha omaggiato, recentemente, di una medaglia ricordo. Dagli occhi di Salvatore traspariva riconoscenza ed un affetto filiale. Conoscendo la sensibilità del Presidente Napolitano, sicuramente prima della conclusione del Tour avrà modo di ricevere un atleta dal cuore immenso. CARMELO REGOLO da TorreSette