A cura della Redazione
Luigi Staiano, l´imprenditore ucciso per essersi ribellato al racket, è stato ricordato con una manifestazione ufficiale sabato scorso. A promuoverla, insieme all´Amministrazione comunale, l´associazione antiusura A.L.I.L.A.C.C.O. presieduta da Amleto Frosi. Staiano venne assassinato il 4 luglio 1986 per essersi opposto alle richieste storsive da parte dei clan. A distanza di ventitrè anni, dunque, la città ricorda il sacrificio di un uomo che ha combattuto il giogo opprimente della camorra, pagando con la vita. Alla cerimonia, che si è svolta prima nella strada intitolata proprio all´imprenditore, e poi presso il cimitero di Torre Annunziata, hanno preso parte la vedova, Angela Villani, la filgia Fabiola, il primo cittadino ed esponenti delle forze dell´ordine. Chiaro e forte il messaggio lanciato dalla prof.ssa Villani: "Mio marito non è morto per eroismo, ma perché ha voluto difendere il coraggio della propria dignità. Non voleva fare imprese grandiose, voleva lavorare e vivere nella sua terra, questa terra che tutti abbandonano". Infine, rivolgendosi al sindaco e ai tutori della legge, li ha invitati ad intervenire per salvaguardare la sicurezza sul territorio cittadino.