A cura della Redazione
Come affrontare la crisi occupazionale nell’area torrese-stabiese? Se lo sono chiesti in tanti, dalla Regione ai Comuni, dalle organizzazione sindacali ai lavoratori espulsi dal processo produttivo. E una prima risposta è arrivata ieri dall’incontro in Regione tra il capo segreteria del Presidente della Giunta regionale Guglielmo Allodi, i sindaci di Torre Annunziata, Castellammare e Torre del Greco, il presidente della Tess, e le organizzazioni sindacali Ggil, Cisl e Uil. Infatti, alla fine di un’intensa riunione, le parti sedute intorno al tavolo hanno sottoscritto un documento che getta le basi per affrontare e tentare di risolvere la crisi occupazione in atto nell’area torrese stabile. Il documento si articola in quindici punti e rappresenta un primo importante passo in vista dell’incontro a Roma presso la Presidenza del Consiglio. Ma vediamo più in dettaglio quali sono i punti maggiormente pregnanti del verbale di intesa sottoscritto da tutti gli attori in campo, con particolare riferimento alla città di Torre Annunziata. Innanzitutto la Giunta regionale si impegna a finanziare con immediatezza i progetti ritenuti ammissibili nell’ambito del Parco Progetti regionale relativi alle tre città vesuviane. Torre Annunziata ne ha presentati due: uno relativo alla fascia di costa e l’altro che riguarda il prolungamento di via dei Mille, con la copertura del trincerone ferroviario. Inoltre, saranno accelerate le procedure relative alla Zona Franca Urbana e quelle per le azioni di escavo e dragaggio del porto di Torre Annunziata. Ancora, la Regione si impegna a prevedere forme di integrazione al reddito per i lavoratori che godono degli ammortizzatori sociali, destinando a tale obiettivo 7 milioni di euro, e metterà in campo iniziative adeguate a sostenere, con ulteriori 7 milioni di euro, le imprese del Contratto d’area. E’ stato deciso anche di intraprendere una forte ed incisiva azione sul Governo nazionale affinché preveda la proroga di tutti gli strumenti di ammortizzazione sociale in scadenza (il riferimento implicito è nei confronti dei 45 lavoratori della Metalfer, che al 1 gennaio 2010 perderanno la “mobilità”, ndr). Infine si è convenuto che la Tess elabori un programma di impiego delle risorse stanziate, finalizzato al sostegno a nuove iniziative industriali, e alla individuazione di strumenti e percorsi per agevolare il reinserimento dei lavoratori per i quali sono in esaurimento gli ammortizzatori sociali. Soddisfatto il primo cittadino oplontino Giosuè Starita per l’accordo stipulato. «E’ una prima, importante risposta che la Regione ha dato per il superamento della crisi occupazionale della nostra area. Quattordici milioni di euro per l’area torrese-stabiese non sono pochi, anche se contiamo molto sull’incontro di Roma per la proroga degli ammortizzatori sociali per quei lavoratori che già dalla fine di quest’anno non percepiranno alcun redito. Un altro importante risultato – conclude il sindaco – è lo stanziamento dei fondi per il dragaggio e l’escavo del nostro porto». Alla riunione ha partecipato anche il neo assessore alle Attività Produttive del comune oplontino Antonio Gagliardi. «Mi ritengo fortunato di aver partecipato ad un incontro in cui è stato sottoscritto un accordo molto importante per il nostro territorio. Speriamo che presto le cose possano cambiare e si ritorni a parlare di rioccupazione».