A cura della Redazione
E’ stato il primo di una serie di incontri sulla Zona Franca Urbana, organizzato dal presidente della Proloco Oplonti di Torre Annunziata, avv. Ciro Maresca, nella sede di via Sepolcri. Erano presenti il sindaco Giosuè Starita (nella foto con il ministro Scajola), l’assessore alle Attività Produttive Antonio Gagliardi, l’architetto Antonio Irlando. “Il motivo di questo primo appuntamento – ha esordito il presidente della Proloco – è quello di far conoscere alla gente quali sono le potenzialità del nostro territorio. Fino a poco tempo fa ero dell’idea che Torre era irrecuperabile. Ora mi accorgo, dopo l’intervento massiccio delle forze dell’ordine, che vale la pena di restare e di contribuire a ricostruire la nostra città. Sarà anche compito nostro, della società civile, aiutare questo processo di rinascita. La Zfu – conclude l’avvocato – è una grande opportunità per creare lavoro e dare un futuro ai nostri giovani”. L’intervento del sindaco Starita è andato ben oltre la zona franca. “Nell’ultimo decennio Torre ha subìto il “saccheggio” di imprenditori speculatori – ha detto – che hanno utilizzato il “contratto d’area” non per creare posti di lavoro ma per un loro tornaconto personale. E’ giunto il momento di dire basta. Le forze dell’ordine ci hanno dato un grosso aiuto, ora tocca ai cittadini riappropriarsi della loro città. La Zfu – ha concluso Starita – deve essere un’opportunità per far rivivere antiche strutture, quali gli ex cinema Metropolitan e Moderno, e la Real Fabbrica d’Armi, in via di dismissione da parte del Ministero della Difesa”. E’ intervenuto poi l’architetto Irlando che ha “stimolato” il dibattito sottoponendo il sindaco ad un vero fuoco incrociato sulle tante criticità che investono il nostro territorio. Infine ha preso la parola l’assessore Gagliardi. “La Zona Franca Urbana – ha sottolineato - è uno strumento completamento diverso dalle altre forme di sostegno allo sviluppo e all’occupazione. Mentre con il contratto d’area gli imprenditori usufruiscono anche di incentivazioni economiche, per la Zfu sono previste esclusivamente agevolazioni contributive e fiscali. Quindi è minore il rischio di fenomeni speculativi. Ma la zona franca va accompagnata anche da una grande azione di riqualificazione urbana delle aree interessate. Ed è per questo motivo che l’amministrazione comunale sta pensando ad incentivi per la ristrutturazione interna ed esterna dei locali commerciali in disuso da decenni nell’ex centro storico della città. La Zfu è un treno da non perdere – ha concluso Gagliardi -. A Fronte di tante agevolazioni, gli imprenditori hanno un solo obbligo: quello di assumere il 30 per cento della manodopera da occupare tra i residenti della zona franca”.