A cura della Redazione
Tra sei mesi ci sarà a Torre Annunziata, come ogni anno, la festa per la ricorrenza del ritrovamento a mare dell’icona di Maria SS. della Neve, protettrice della nostra città. E’ un evento che i torresi, residenti e non, aspettano con trepidazione e gioia. Tanto è vero che sono migliaia, anche provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo, che partecipano alle varie iniziative programmate dall’Amministrazione nei giorni immediatamente precedenti e successivi al 5 agosto. E questa festa, che coinvolge tutta la città, rappresenta anche una “vetrina” per far conoscere le bellezze di Torre, che purtroppo è spesso citata solo per fatti negativi legati alla criminalità. E allora, ecco la proposta. Dedicare la festa del 2010 esclusivamente a quello di positivo che, nel passato e nel presente, siamo stati e siamo in grado di esprimere in tutti i campi. A cominciare da una mostra (magari allestita da Salvatore Sparavigna) che illustri, soprattutto a bambini, ragazzi e giovani, che li conoscono poco o niente, i tanti personaggi famosi che hanno fatto la storia della nostra città. Da Salvatore Dino a Paolo Morrone, da Ernesto Cesàro a Gino Alfani e Michele Prisco, solo per citare alcuni dei molti torresi celebri, oramai scomparsi, ma che ci hanno fatto onore in Italia. Per continuare con quelli che ancora oggi danno lustro al nome di Torre: il produttore cinematografico Dino De Laurentiis (anche organizzando una rassegna cinematografica di noti film del “grande Dino”), il presidente del Comitato Militare della NATO, Giampaolo Di Paola, il linguista Tullio De Mauro, la scrittrice Maria Orsini Natale, il direttore di SkySport 24, Massimo Corcione. Ma le celebrazioni dedicate ad uomini e donne illustri di Torre dovrebbero estendersi anche ad altri campi. Al mondo dello sport, ricordando i tanti campioni di boxe che abbiamo avuto, come ad esempio Biagio Zurlo, e quelli ancora oggi in attività, quali Gaetano Nespro e Giuseppe Langella, organizzando con alcuni di loro un incontro di pugilato. E poi, partite di calcio con ex giocatori del Savoia e con quelli dell’Atletico, con la partecipazione (se disponibile) di Ciro Immobile, arbitrate da Virginio Quartuccio, Vincenzo Raiola e Marco Guida. E ancora, corse podistiche con gli atleti dell’Hinna, esibizioni del Savoia Basket, dell’Oplonti Volley e della Fiamma Torrese, e anche di scuole di ballo, magari con la presenza di Stefano De Martino di “Amici”. Così come sarebbe interessante organizzare una gara di nuoto che veda protagonista Salvatore Cimmino, che ci sta facendo onore in tutto il mondo con le sue imprese sportive ed umane. Ampio spazio dovrebbe essere dato al mondo della canzone, con serate che coinvolgano Maria Nazionale, Nina Monaco, Nello Buongiorno, Gennaro Venditto, Pasquale De Angelis, Ignazio Laiola, gli studenti della scuola di musica “Amici di Elia Rosa”, ed altri. Sarebbe importante, inoltre, riscoprire la tradizione dei Pupi di Lucio Corelli, in verità già valorizzata dall’Amministrazione con un’iniziativa all’ITCG “Cesàro”, promuovendo una rappresentazione pubblica per bambini ma che sicuramente attirerebbe l’attenzione e la curiosità degli adulti. Anche nel campo della gastronomia sarebbe interessante far preparare delle leccornie dai ragazzi appena diplomati cuochi all’istituto alberghiero “Graziani” (è la prima volta che questa scuola “matura” degli addetti alla cucina), anche con piatti di pasta Setaro, da far gustare e vendere per beneficenza. Incontrare, poi, in dibattiti pubblici, l’ex giudice Michele Del Gaudio, Amleto Frosi, responsabile della Casa della Solidarietà, e le vedove Staiano, Pastore e Veropalumbo, per far capire e sapere che Torre non è solo la città dei clan camorristici, ma anche di uomini che hanno lottato e lottano per la legalità, e di donne e famiglie vittime della criminalità. E infine, visite agli Scavi di Oplonti, alla sala delle Armi dello Spolettificio, alle Terme Nunziante, al Pastificio Setaro, completerebbero quest’opera di valorizzazione di quanto di positivo abbiamo. Insomma, cultura, cinema, sport, musica, gastronomia, tradizioni e bellezze di Torre metterebbero in evidenza il vero volto della città. E finalmente la festa del 5 agosto rappresenterebbe un’occasione pubblica per mettere in mostra tutte le energie positive della nostra città, facendoci riscoprire l’orgoglio di essere torresi. Questa idea sarà raccolta? Dalle pagine di questo giornale lanciamo un appello all’Amministrazione Comunale affinché la faccia propria. E poiché occorre del tempo per organizzare bene quest’appuntamento, abbiamo fatto tale proposta sei mesi prima del 5 agosto. SALVATORE CARDONE Da TorreSette del 12 febbraio 2010