A cura della Redazione
Ennesimo incontro a Napoli per non soccombere dinanzi alla decisione del governo di affossare le Zone franche urbane. La riunione si è svolta stamattina a Palazzo San Giacomo tra i 22 comuni della Zfu e l’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia (Anci). Per Torre Annunziata erano presenti il sindaco Giosuè Starita e l’assessore alle Attività Produttive Antonio Gagliardi. Un incontro che si è concluso solo da poco e che ha visto tutti i sindaci convergere su un documento comune nel quale si dà mandato all’Anci di presentare un emendamento alla Legge Finanziaria di prossima approvazione per ripristinare l’impianto originario della legge istitutiva delle Zfu (sarebbe il secondo emendamento dopo quello al decreto milleproroghe del dicembre 2009). I lavori sono stati aperti dalla responsabile delle Politiche comunitarie Anci, dottoressa Micaela Fanelli. “Non sappiamo ancora con precisione cosa il governo voglia intendere per zona a burocrazia zero – ha affermato Fanelli -; tuttavia le zone franche urbane sono tutt’altra cosa e non è ammissibile che si butti a mare un lavoro durato quattro anni con l’unico intento di fare cassa. Pertanto – ha concluso – dobbiamo metter in campo un’azione che dovrà essere allo stesso tempo: politica, forte, condivisa, concentrata ed omogenea”. Alle parole di preoccupazione della responsabile Anci, si sono aggiunte quelle dei rappresentanti istituzionali dei comuni di Torre Annunziata, Napoli, Catania, Taranto, Sora, Velletri, Campobasso, Mondragone, Erice e Rossano, oltre a quelli dell’Associazione Zona franca urbana di Matera e dell’Unione industriale. Tutti hanno tenuto a sottolineare un deciso “no” all’erogazione di contributi alle imprese al posto delle fiscalità di vantaggio prevista dalla zona franca urbana, e un altrettanto deciso "no" alla nomina di un commissario ad acta, che, anziché snellire le procedure burocratiche, le appesantirebbero. “Introdurre le zone sburocratizzate solo per il Sud – hanno detto all’unisono i sindaci – significherebbe dare per scontato che nel Meridione vi sia inefficienza amministrativa. Questo non è sempre vero, pertanto esse andrebbero estese a tutto il territorio nazionale”. Nell’ambito dell’incontro si è sottolineato pure come l’attuale manovra finanziaria approntata dal ministro Giulio Tremonti sia destabilizzante per il Sud del Paese, minando fortemente la coesione sociale.