A cura della Redazione
«La citazione di Torre Annunziata? Ma era solo un esempio, potevo scegliere tra decine di città italiane che lottano tutti i giorni con l’illegalità diffusa». Minimizza e spiega così Beppe Grillo la scelta di affiancare la nostra città a quella di Corleone in un articolo apparso sul suo blog qualche giorno addietro dal titolo “Italia corrotta, Europa infetta”. Aveva scritto: “Nel Bel Paese mafioso i condannati per mafia stanno in Parlamento, le amicizie camorristiche e ´ndranghetiste sono credenziali per incarichi governativi. Il presidente del Consiglio si vanta di aver avuto un pluriomicida di Cosa Nostra in casa e lo chiama eroe, Casini deve il suo elettorato a Cuffaro e Schifani è l´interlocutore del Pdmenoelle. Per salvarsi l´Europa deve nominare un commissario straordinario per l´Italia, se necessario un liquidatore, altrimenti il prossimo presidente europeo sarà eletto a Corleone o a Torre Annunziata”. Il comico genovese è stato raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione ed ha sottolineato che il discorso sull’ Euromafia era molto più profondo e complesso e che aprire un dibattito solo per una banale citazione risulta assolutamente riduttivo. Abbiamo informato Grillo delle reazioni contraddittorie suscitate in città dalla “chiusura” del suo pezzo e della lettera aperta indirizzatagli dal sindaco. «Non ne ero a conoscenza – ha concluso il leader del movimento Cinque Stelle - e non pensavo assolutamente a tutto ciò quando ho deciso di concludere l’articolo in quel modo. Presto, comunque, provvederò a rettificare la frase sul mio blog».