A cura della Redazione
Le giornate che sono trascorse dopo la promessa dell´esclusione di Cava Vitiello dalla legge 123/2008 da parte del Capo del Governo, Silvio Berlusconi, sono state contrassegnate da grandi dubbi sul futuro degli impianti di discarica istituiti nel Parco Nazionale del Vesuvio. Dopo la mobilitazione di massa dei comuni vesuviani contro la cava Sari, la discussione tra i cittadini verte sul fidarsi o meno delle promesse ricevute dal Governo, viste le ultime azioni da parte degli organismi provinciali su Taverna del Re. E proprio a quest´ultimi va la solidarietà del popolo del Vesuvio, delle migliaia di persone che hanno lottato pe ril diritto alla salute. Ieri mattina, una delegazione delle "Mamme Vulcaniche" di Boscoreale e Terzigno, si è recata sui luoghi degli incresciosi fatti che si sono verificati nei pressi dell´enorme sito di stoccaggio di Giugliano. Ritornando alla rotonda di Boscoreale, ancora non sfuma la protesta. Domenica sera ancora un centinaio di persone erano presenti al presidio delle tende bianche. Ad allietare la serata, però, ci hanno pensato dapprima un gruppo di musicisti che, "armati" di tammorre e castagnole, hanno intonato i canti autoctoni della nostra terra. A seguire, l´attore lucano Ulderico Pesce ha presentato ai manifestanti presenti il suo "Asso di Monnezza", spettacolo teatrale che tratta alla maniera di Beppe Grillo l´eterno problema dei rifiuti, non solo della Campania, ma dell´Italia intera. Nota importante sottolineata durante la manifestazione è stata la proposta da avallare ai nostri parlamentari di inserire nel codice penale il reato di Inquinamento Ambientale che tutt´oggi, in Italia, viene inteso come un reato amministrativo. I comitati attendono preoccupati il ritorno dei compattatori e con essi il ritorno in maniera più sostenuta degli olezzi che comunque non ci hanno mai lascito in questi giorni di "chiusura" dell´impianto di cava Sari. Inoltre, si attendono con impazienza i risultati delle analisi ambientali fatti nei pressi della discarica, che dovrebbero appurare lo stato dell´aria e delle falde superficiali che già in un primo riscontro del maggio scorso sono risultate contaminate da metalli pesanti e dai terribile PCB, meglio conosciuti come ploriclorobifenili, elementi considerati inquinanti, persistenti ad alta tossicità e in alcuni casi pari a quella della diossina. V.M.