A cura della Redazione
Rieplode la protesta dei cittadini contro la discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio. Ieri pomeriggio, dopo l’assemblea cittadina svoltasi a Piazza Pace, a Boscoreale, circa un centinaio di persone hanno occupato la Casa municipale. L’azione, del tutto pacifica, è stata intrapresa per tirare in ballo nuovamente le istituzioni che, dopo le vicissitudini di questi giorni, risultano del tutto assenti e silenziose. I comitati chiedono ai sindaci dei comuni di Terzigno, Boscoreale e Boscotrecase, la revoca della cancellazione delle ordinanze che vietavano il transito degli autocompattatori, che non operano sul territorio comunale, diretti allo sversatoio. Inoltre, non convince e preoccupa la decisione del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, di non firmare le modifiche contenute nel decreto legge del Governo che depenna Cava Vitiello, che chiede spiegazioni in merito alla cancellazione da parte dell´escutivo delle discariche previste dal piano regionale che affronta la crisi dei rifiuti, tra cui la stessa Cava Vitiello. In sostanza, si cerca di non far finire la protesta nel dimenticatoio e tenere vivo il problema che, di fatto non è stato ancora del tutto risolto, in quanto Cava Sari rappresenta un pericolo reale e tangibile per la salute. Per quanto riguarda gli sversamenti, questi procedono con difficoltà. Nella giornata odierna sono riusciti a raggiungere l’invaso poco più di una quarantina di automezzi, rallentati dalla caparbietà dei cittadini presenti al presidio della rotonda di via Panoramica che controllano ogni autocompattatore in transito e diretto alla Sari. Oggi pomeriggio, alle 18.30, sono previsti, sempre presso la rotonda, gli interventi del prof. Paul Connect (nella foto) dell’Università di New York, ideatore del progetto “Zero Waste” verso rifiuti zero, e di Rossano Ercolini, responsabile “Rifiuti Zero Italia” del Comune di Capannori (Lucca). V. M. © Riproduzione riservata