A cura della Redazione
Stanotte le "Mamme Vulcaniche" hanno messo a segno un altro blitz atto a constatare la situazione sempre più allarmante della discarica di Cava Sari. Le donne, allertate dai sentori e dai dubbi delle popolazioni che abitano nei pressi dello sversatoio di Terzigno, a notte fonda, si sono recate presso gli ingressi autostradali di via Argine, a Napoli, per verificare quanto si vociferava tra i cittadini. E cioè, la probabile raccolta di una parte dei rifiuti partenopei ad opera di automezzi non appartenenti alla ditta autorizzata del capoluogo campano. Insieme a loro, c´era anche Francesco Servino, responsabile dei Verdi di Terzigno e giornalista Terra. La sorpresa non è tardata ad arrivare. Le "Mamme Vulcaniche" sono rimaste sul posto fino al momento in cui hanno notato due automezzi in forza all´azienda preposta alla raccolta dei rifiuti per il comune di San Giorgio a Cremano provenire proprio da via Argine. Seguendo i due veicoli "sospetti", si è subito capito che avevano preso la strada per Terzigno, e infatti così è stato. Arrivati nei pressi dello sversatoio, un gruppo di manifestanti, che intanto erano stati allertati, hanno bloccato gli automezzi all´ingresso "dell´autostrada delle discariche" in pieno Parco Nazionale del Vesuvio e, dopo aver intimato di far visionare la documentazione di trasporto, è stato appurato che i mezzi, benché provenienti da Napoli, erano autorizzati legalmente a trasportare i rifiuti solo del Comune di San Giorgio a Cremano. Ovviamente la cosa è sembrata paradossale se non inverosimile. In seguito a ciò, le stesse "Mamme Vulcaniche" hanno pensato bene di allertare la DIGOS e i vari enti preposti per effettuare i controlli previsti onde poter avere delle delucidazioni su questa incresciosa vicenda, che se appurata sarebbe di enorme gravità, sia sotto il profilo legislativo che sotto quello morale, per i cittadini dell´area della discarica. In conseguenza via Zabatta è stata nuovamente paralizzata dagli automezzi diretti alla discarica che successivamente sono sopraggiunti e non sono riusciti a transitare per evitare ulteriori disagi e allarmismi tra i manifestanti che oramai erano intervenuti numerosi. L´intera faccenda è stata ben documentata e filmata e sarà esposta agli atti che gli avvocati dei comitati stano preparando per i danni subiti dall´enorme scempio ambientale che si sta attuando alle pendici del vulcano. Questa sera, intanto, i Verdi, i Giovani Democratici ed il Pd di Terzigno, che hanno costituito un Coordinamento referendario nella città vesuaviana, si riuniranno alle ore 20 presso la sede di viale Palladio. V. M. Clicca quì per vedere il video tratto da YouTube