A cura della Redazione
La bandiera di Legambiente, con il cigno verde, che sventolava insieme a quelle "Vota Sì per fermare il nucleare" e "2 Sì per l´acqua bene comune". Un centinaio di cittadini, tra i quali rappresentanti di associazioni, partiti, amministrazione comunale, provenienti anche dai Comuni vicini. Bambini che indossavano orgogliosi i simboli con scritto "Fukushima mai più nucleare", giovani in prima fila ad ascoltare interessati ogni parola dei relatori. Insomma più che un convegno sembrava una festa ambientalista. Eppure "Le ragioni del Sì ai referendum" è stato un dibattitto molto seguito che ha visto l´intervento di Raffaele Del Giudice, direttore regionale di Legambiente, che ha parlato non solo delle tragedie di Chernobyl del 1986 e di Fukushima del 2011 ma anche dei cinquanta incidenti nucleari che ci sono stati nel mondo dal dopoguerra ad oggi. E dei rischi connessi al grave problema delle scorie radioattive che riguardano persino l´ex centrale nucleare del Garigliano, in Campania, nonostante che non sia più funzionante da trenta anni. E altrettanto incisivo è stato l´intervento di Roberto Valestra, del comitato referendario della Campania per "2 Sì per l´acqua bene comune", il quale non solo ha esposto i motivi del no alla privatizzazione ma ha anche citato esempi di considerevoli aumenti delle bollette dell´acqua in quelle realtà dove è stata considerata una merce sottoposta alle leggi del profitto. Entrando persino nel merito di problemi e disfunzioni relativi alle società private che gestiscono il servizio idrico e alle speculazioni che si fanno in alcune di esse, che a volte usano anche" il ricatto" dei licenziamenti del personale per aumentare i costi delle utenze. Il terzo relatore è stato Rosario Stornaiuolo, presidente della Federconsumatori dell Campania, il quale ha citato gli interventi che questa associazione effettua a tutela dei diritti dei cittadini e l´impegno da essa profuso nella battaglia contro il nucleare e per l´acqua pubblica, intervenendo anche in merito ad illegittimità riscontrate e invitando tutti al passaparola per far vincere i Sì al referendum del 12 e 13 giugno. Il moderatore del dibattito, il gionalista di TorreSette Salvatore Cardone, ha evidenziato il fatto che i media nazionali sono ancora poco presenti nell´informare i cittadini circa i quesiti referendari e che il governo sta cercando addirittura di impedire loro il diritto ad esprimersi sul nucleare e sull´acqua pubblica, con leggine ad hoc che vogliono svuotare di contenuto i referendum per evitare che si svolgano. Ecco perchè è importante la mobilitazione degli italiani e, nella nostra città dei torresi, e in tal senso sta bene operando il comitato costituitosi due mesi fa. Il quale sta svolgendo una capillare azione di informazione con volantinaggi al mercato settimanale, davanti alle chiese, al Corso Umberto e a Torre centrale. Inoltre sono previste iniziative come il "Rovigliano Day", un incontro con l´amministrazione martedì prossimo e una festa finale per l´ultimo invito a votare Sì al referendum del 12 e 13 giugno. Un comitato che sta dimostrando ottime capacità organizzative e un grande entusiamo dei suoi aderenti, come ha dimostrato anche il convegno che si è tenuto ieri al circolo Mediterraneo di Torre Annunziata.