A cura della Redazione
Hai pagato, e non dovevi. Vuoi ottenere il rimborso della quota di tariffa riferita al servizio di depurazione? E’ molto semplice! Prendi la tua bolletta dell’acqua emessa dalla Gori, collegati al sito www.goriacqua.com, sezione “Informazioni/rimborso depurazione”, inserisci i dati richiesti e la Gori ti informerà circa il rimborso che ti spetta. Poi, prosegui compilando il modulo di richiesta di rimborso, stampalo e invialo per raccomandata A/R all’indirizzo Gori SpA - rimborso depurazione - via Trentola, 211 - 80056 Ercolano (NA). Non dimenticare di allegare le fotocopie della carta di identità e delle ricevute di versamento relative al periodo ottobre 2003-ottobre 2008. Infatti, la sentenza della Corte Costituzionale n. 335 del 10 ottobre 2008 ha sancito l’incostituzionalità del pagamento della quota di tariffa relativo al servizio di depurazione, qualora l’utente non ne usufruisca. E nel caso di Torre Annunziata, e di altri 75 Comuni interessati, l’impianto di depurazione non c’è mai stato. Ecco perché l’Ente di Ambito Sarnese-Vesuviano, con deliberazione dell’assemblea del 2 agosto 2011, ha stabilito le apposite procedure, autorizzando espressamente la Gori SpA a rendere noto l’elenco delle utenze legittimate alla restituzione delle cifre non dovute. Una battaglia intrapresa dal Codacons, l’associazione a difesa dei consumatori, molto articolata nel tempo e che ha creato non pochi contrasti con il gestore Gori, prima della sentenza dei giudici costituzionali. Resistenze dovute soprattutto all’ammontare globale del rimborso che si aggira intorno ai 20 milioni di euro. Una cifra che potrebbe, chiaramente, creare un buco inaspettato e insopportabile nel bilancio della società. Il bacino di utenza interessato al provvedimento di rimborso è di circa 500 mila cittadini. La Gori dovrà regolare gli importi dovuti entro e non oltre il 30 settembre 2014. Tutto questo, però, per chi è informato circa il rimborso da ottenere e riesce ad utilizzare il computer navigando in internet. Ma verso i tantissimi utenti, soprattutto anziani, che non sanno nulla del diritto a tale rimborso o che non sono in grado di utilizzare le nuove tecnologie, come si comporterà la Gori? Il solo canale telematico non ci sembra sufficiente per venir inconto alle esigenze della popolazione. E non è nemmeno auspicabile l’apertura di uno sportello dedicato a questa operazione che finirebbe per creare le solite, lunghe ed estenuanti file. Sarebbe opportuno, invece, che la società creasse un’anagrafe degli aventi diritto e comunicasse agli stessi, per iscritto (anche tramite la prima bolletta utile), l’importo spettante unitamente all’estratto conto delle bollette pagate nel periodo 2003-2008 (per gli anni precedenti il rimborso è stato prescritto), considerato che tali dati sono sicuramente custoditi nell’archivio informatico della Gori. In tal modo, verrebbe evitata l’istanza dell’utente per l’ottenimento del rimborso, che potrebbe essere effettuato anche per compensazione sull’importo delle bollette successive, per coloro che usufruiscono ancora del servizio. La stessa compensazione, adottata in misura graduale nell’arco di tempo utile fino al 2014, potrebbe evitare che la società vada incontro ad una carenza di liquidità legata all’elevatissimo numero di rimborsi da effettuare. Un modo, dunque, per venire incontro all’utenza, semplificando nel contempo gli adempimenti burocratici a carico dei cittadini. Evitando loro, così, anche di presentare l’istanza di rimborso. La Gori recepirà questi suggerimenti? SALVATORE CARDONE già Difensore Civico Comune di Torre Annunziata (da TorreSette del 27 gennaio 2012)