A cura della Redazione
«Neppure un euro per la Festa del 22 ottobre in onore della Santissima Madonna della Neve». E´ stato l’allarme lanciato una settimana fa dal consigliere comunale dell’Italia dei Valori, nonché membro della Commissione Cultura, Antonio Gagliardi. «La giunta Starita ha approvato nel mese di agosto il bilancio di previsione 2012 – ha dichiarato l’ex assessore al Bilancio – e grande è stato il mio stupore quando ho visto zero euro di finanziamenti per la Festa più amata dai torresi. Nessuna iniziativa, ma neppure i fondi per le luminarie che caratterizzano i giorni di festa in onore della Santissima Madonna della Neve». La notizia è rimbalzata in città creando apprensione tra i fedeli preoccupati per un eventuale ridimensionamento o annullamento dei festeggiamenti del 22 ottobre. L’assessore ai Grandi eventi Giuseppe Raiola (foto) è stato immediatamente convocato dalla Commissione Cultura per avere dei chiarimenti a riguardo. Tutto confermato, in bilancio non ci sono risorse per la Festa, «anche se l’amministrazione comunale – ha affermato l’assessore – ha inoltrato una richiesta di contributi alla Regione ed è alla ricerca di sponsors per reperire fondi. A tale riguardo, abbiamo presentato due progetti specifici sulla Festa, ed io penso che almeno uno sarà finanziato dalla Regione. Entro questo mese dovremmo avere la disponibilità di circa 75 mila euro. Oltre questi fondi, possiamo disporre sin da adesso di 6.500 euro provenienti da pregressi finanziamenti regionali. Contiamo infine di far leva su cittadini ed imprenditori per reperire ulteriori fondi. La prossima settimana informeremo i cittadini sulle modalità attraverso le quali potranno effettuare le donazioni o sponsorizzazioni. Infine - conclude Raiola -, nell’incontro avuto con la Commissione Cultura ho avanzato la proposta di chiedere un contributo volontario agli amministratori per rimpinguare le risorse destinate alla Festa». Gli fa da eco il consigliere Gagliardi. «Nessuno mette in dubbio la buona fede di Raiola, che probabilmente si darà anche molto da fare per colmare la lacuna – ha affermato – ma il problema è più generale. Non si può essere assessore ai Grandi eventi e non programmare con un certo anticipo l’unico evento di rilievo che si svolge a Torre Annunziata, la Festa in onore alla Madonna della Neve. Raiola succede a se stesso e quindi sapeva bene qual era la situazione economica del nostro Comune. Si dirà che il comune di Torre Annunziata ha subito cospicui tagli ai trasferimenti dello Stato, di cui 1 milione e 400 mila per il mancato rispetto del patto di stabilità. E’ vero. Si dirà pure che quest’anno bisogna fare economia per poter rientrare nel patto di stabilità e quindi ottenere in futuro tutta una serie di vantaggi nell’interesse della città. Questo è altrettanto vero. Ma Raiola ha letto il bilancio che ha approvato? Sa che c’erano oltre 120 mila euro stanziati per altre iniziative e che potevano benissimo essere dirottati sulla Festa, visto che oltre all’aspetto strettamente religioso, la ricorrenza del 22 ottobre dà anche una boccata d’ossigeno all’economia locale? Certo, si tratta di fare delle scelte e la Giunta ha fatto le proprie. E con questo non voglio innescare alcuna polemica. La querelle politica è una cosa, l’interesse per la città è un’altra. Visto che il sindaco Starita non ha ritenuto opportuno nominare un assessore al Bilancio avocando a sé la delega, mi rendo disponibile per dare un contributo di idee per reperire i fondi dalle pieghe del bilancio. Fermo restando - afferma Gagliardi - che è bene accetta qualsiasi forma di contribuzione che dovesse venire da Regione o privati». Ma vediamo quanto occorrerebbe per organizzare una festa sobria, senza eccessi? «Guardando il bilancio consuntivo 2011 - spiega il capogruppo dell´Italia dei Valori - l´anno scorso per la festa sono stati spesi 68 mila euro per le luminarie (comprese anche quelle natalizie), e 113 mila euro per l’organizzazione dell’intera kermesse. Quest’anno, oltre alle luminarie, basterebbe addobbare la Basilica, realizzare due palchi, ingaggiare due bande musicali, dar luogo ai tradizionali fuochi pirotecnici, oltre a qualche piccola spesa accessoria. Costo totale, intorno ai 100 mila euro a fronte dei 180 dell’anno scorso. E poi si possono organizzare tante altre cose a costo zero investendo le associazioni del territorio».