A cura della Redazione
Una bella storia. Di quelle che ti riconciliano con la vita e la voglia di viverla senza frontiere. La protagonista è Maryna Tonkonog, ragazza ucraina che vive a Torre Annunziata. Maryna è stata accolta sedici anni fa, nel 1996, da una coppia di coniugi torresi, Alfonso e Anna Scognamiglio, che ne hanno ottenuto l’affidamento temporaneo. Inizialmente, la ragazza veniva a Torre due mesi in estate ed un mese durante il periodo natalizio. Nel 2006, grazie al Decreto inerente i flussi di cittadini extracomunitari in Italia, Maryna è entrata regolarmente nel nostro Paese attraverso un contratto di lavoro. L’anno successivo, una volta ottenuti tutti i documenti, rilasciati e vistati dall’Ambasciata italiana a Kiev, la giovane si è iscritta all’Università Parthenope di Napoli, frequentando la Facoltà di Giurisprudenza. Lo scorso 23 luglio ha conseguito la laurea discutendo la tesi "Diritto dell’Unione Europea. Il partenariato orientale: il caso Ucraina", relatrice la professoressa Maria Luisa Tufano. Il voto, un bel 107/110, ha ripagato anni di sacrifici e abnegazione. Inutile descrivere la gioia di Maryna e dei suoi genitori affidatari italiani Alfonso e Anna, emozionati e raggianti come non mai. Tuttavia, la loro felicità è stata per certi versi offuscata dall’assenza dei genitori naturali della ragazza, Vassia e Tania, che non hanno potuto assistere alla seduta di laurea della loro figlia a causa del mancato visto dell’Ambasciata Ucraina. Una barriera burocratica eretta con tutte le attenuanti del caso, ma che ci permettiamo di non condividere. FLORIANA VACCARO (Dal settimanale TorreSette del 14 settembre 2012)