A cura della Redazione
E´ stata anticipata di quattro giorni la riunione sulle "navi della monnezza", che avrebbero dovuto salpare dal porto di Torre Annunziata dirette in Olanda. Previsto per il 23 ottobre a Castellammare di Stabia, il summit si è svolto nella giornata di ieri, 19 ottobre, presso lo scalo marittimo oplontino. Attorno al tavolo la Capitaneria, i rappresentanti del Comune (presenti gli assessori Francesco Colletto e Giuseppe Raiola ed il presidente del Consilgio comunale, Ciro Portoghese), che hanno sostenuto la loro contrarietà al piano, ed i dirigenti della Seaport, la società che avrebbe dovuto gestire il traffico delle ecoballe. Non se ne farà più nulla, come già anticipato nei giorni scorsi, e la stessa Seaport ha rinunciato definitivamente al progetto. All´esterno, gli esponenti del Comitato Oncino e delle Mamme Vulcaniche, giunti per manifestare la loro contrarietà alla possibilità di trasformare Torre Annunziata nella città della monnezza. Sul versante opposto, i dipendenti della Seaport, che chiedevano, invece, che il piano fosse attuato. Ciò che è emerso dalla riunione era, come detto, risaputo. Dal porto torrese non partiranno le navi della monnezza, anche perché la città non dispone di infrastrutture tali da accogliere sul territorio il passaggio di centinaia di tir, che avrebbero dovuto trasportare circa 7 milioni di ecoballe provenienti dagli Stir di Napoli nord. "Fino a quando non avremo nelle nostre mani quel verbale a lungo sventolato sotto i nostri occhi, non metteremo la parola fine a questa faccenda", commentano i rappresenanti del Comitato Oncino.