A cura della Redazione
«Senza gli sponsor privati, la festa del 22 ottobre di quest’anno non avremmo potuto organizzarla». L’assessore ai Grandi Eventi del Comune di Torre Annunziata, Giuseppe Raiola, ha introdotto la conferenza stampa svoltasi presso lo stadio Giraud, nella quale è stato illustrato il bilancio economico dei festeggiamenti. Oltre a Raiola, erano presenti Catello Germano, alla guida del Comitato per i festeggiamenti, e Giacomo Borriello, presidente territoriale della Confesercenti, che ha fatto parte anch’essa del Comitato insieme all’associazione “Pandora”. «Ringrazio tutte le aziende che hanno contribuito - ha proseguito Raiola -. Per fortuna siamo riusciti a regalare la festa ai torresi, nonostante all’inizio ci fossero state molte perplessità e critiche, soprattutto in riferimento all’istituzione del Comitato. Era l’unica strada percorribile, considerati i tempi ristretti e la mancanza di fondi in capo all’Amministrazione comunale. Il mio auspicio è che il Comitato si allarghi al più presto ad altri enti e al clero, in modo da programmare al meglio le iniziative. L’unico rammarico - spiega l’assessore - è stata l’assenza quasi totale dei cittadini. La città è rimasta muta all’appello di contribuire alla organizzazione degli eventi. Spero che in futuro i torresi possano essere e sentirsi maggiormente coinvolti». Diversamente da quanto annunciato più di un mese fa, il Comitato non si è sciolto al termine della festa. Anzi, continuerà ad operare anche per manifestazioni future. A spiegarne il motivo è Germano. «La scelta - ha dichiarato il presidente - è dovuta al fatto che siamo in attesa di ricevere ulteriori risorse economiche dagli sponsor, ed i contributi dalla Regione Campania. Grazie a questi soldi potremo dar vita ad un nuovo Comitato più ampio o pensare addirittura alla creazione di una Fondazione. Ovviamente, in entrambi i casi, verrà ridisegnato l’intero assetto organizzativo». «In qualità di rappresentante di tanti operatori economici torresi - ha affermato Borriello - ho accettato con entusiasmo, naturalmente a nome della Confesercenti, di aderire al Comitato. Torre Annunziata ha bisogno di iniziative in grado di far risollevvare la sua economia. La festa del 22 ottobre è uno dei pochi eventi che attira tante persone anche dai Comuni limitrofi. Il che significa dare respiro alle attività commerciali. Tutto ciò che faremo in futuro, sarà ad esclusivo interesse della città». Passando alle cifre, in totale, fino ad oggi, sono stati spesi 31 mila 810 euro per l’organizzazione della festa. Di questi, 15 mila sono stati donati alla Basilica della Madonna della Neve per la realizzazione degli eventi religiosi e per lo spettacolo delle “fontane danzanti” di fuochi pirotecnici. «E’ la prima volta che viene reso pubblico un estratto conto relativo ai festeggiamenti del 22 ottobre - ha sottolineato Germano -. Come promesso, abbiamo operato nella massima trasparenza». Nel dettaglio, la Basilica retta da mons. Raffaele Russo ha pagato il trono in chiesa, due gazebo, due bande musicali per la solenne processione, la filodiffusione, il concerto “Pentagramma napoletano”, lo spettacolo musicale di Don Michele Pecoraro, la stampa dei manifesti e dei volantini per il programma religioso. Per quanto riguarda, invece, i festeggiamenti civili, sono stati spesi: - 5.000 euro a titolo di anticipo luminarie (il pagamento deve essere ancora completato); - 5.200 euro per l’allestimento del palco e del gazebo per tre giorni in piazza Cesàro, per le sedie utilizzate nella serata del 20 ottobre, e per il palco ed il gruppo elettrogeno in Villa comunale; - 1.573 euro per il service audio e le luci del concerto del 24 ottobre; - 1.500 euro per il service audio, le luci per le serate del 20 e 21 ottobre e per gli artisti del concerto del 21 ottobre; - 1.420 euro per la SIAE; - 1.000 euro per gli artisti del concerto del 24 ottobre; - 388 euro per l’ENEL; - 181 euro per la stampa dei manifesti del concerto del 24 ottobre; - 168 euro per l’Agenzia delle Entrate; - 151 euro per i fiori. Resta un saldo attivo di 230 euro, ai quali si aggiungono il rimborso SIAE di circa 350 euro. DOMENICO GAGLIARDI