A cura della Redazione
Cinque anni fa moriva Giuseppe Veropalumbo. Era la sera del 31 dicembre 2007 quando la giovane vita del carrozziere di Torre Annunziata (aveva appena 30 anni) fu stroncata da un proiettile vagante esploso per "festeggiare" l´arrivo del nuovo anno. Giuseppe si trovava insieme alla moglie Carmela Sermino e alla figlia Ludovica a casa sua, in corso Vittorio Emanuele III, e stava festeggiando la vigilia di Capodanno con i familiari. Mentre giocava a carte, fu raggiunto da una pallottola proveniente dall´esterno, conficcatasi all´altezza del torace. Fu trasportato d´urgenza in ospedale, ma per lui ormai non c´era più nulla da fare. Una morte assurda che sconvolse la città. Nei giorni seguenti vennero organizzate fiaccolate e manifestazioni per ricordare Giuseppe e testimoniare la vicinanza della comunità alla moglie e alla figlia. Lunedì 31 dicembre alle ore 9, allo stadio Giraud di Torre Annunziata, si svolgerà il II Memorial intitolato a Giuseppe Veropalumbo. L´incontro di calcio vedrà protagoniste le rappresentative dei consiglieri comunali e degli amici e parenti di Giuseppe. Un modo per tener viva la memoria di un giovane padre e marito che, a causa di una consuetudine assurda, quella di esplodere colpi d´arma da fuoco per festeggiare l´arrivo del nuovo anno, è stato troppo presto sottratto a questo mondo. La morte di Giuseppe ci spinge a ricordare che la vita umana è preziosa. Per questo, non roviniamo un giorno di festa con atteggiamenti scellerati che finirebbero col danneggiare noi stessi e gli altri. Quindi, facciamo un appello affinché non vengano utilizzati botti pericolosi e soprattutto esplosi colpi d´arma da fuoco in aria. La civiltà di una collettività si manifesta anche attraverso il buon senso.