A cura della Redazione
Piazza Matteotti ancora una volta si ritrova al centro dell´attenzione dei media locali. E questa volta anche i cittadini si battono per il ripristino della legalità e la salvaguardia dei luoghi. Il caso singolare si è verificato sabato mattina 12 gennaio scorso, quando un gruppo di attivisti mobilitatisi via Facebook, per controbattere al degrado diffuso che da tempo investe questo angolo di Torre Annunziata, ha deciso di riunirsi armati di ombrello "nero" lì dove da tempo di consueto vi si accatasta una "montagna" di rifiuti. L´idea del flashmob di protesta ha raccolto diversi consensi da parte degli internauti, che a loro volta sono riusciti a coinvolgere anche i proprietari di alcuni stabili della zona, che da tempo soffrono questo stato di degrado. La pulizia della piazza, ad opera degli operatori della Multiservizi, non ha distolto di certo la volontà degli attivisti ad attuare il "raduno", ed in comune accordo hanno deciso di portare a termine la loro protesta civile e sileziosa. Riunitisi tutti con gli ombrelli aperti nonostante la bella giornata di sole, ecco che sono saltati alla luce alcuni "altarini" poco edificanti. Cioè l´esclusione dalla pulizia di Rampa Lavatoio e del vicoletto d´accesso alla proprietà Di Liegro, una volta ospitante l´omonimo pastificio, e poi sede del plesso scolastico "G. Matteotti". Gli intervenuti non hanno potuto non esprimere la loro indignazione ai passanti, agli abituè del luogo e ai proprietari degli esercizi commerciali della zona, invitati poi ad andare a verificare con i loro occhi lo scempio in cui sono costetti a vivere e ad esplicare le loro attività giornaliere. L´azione di sensibilizzazione non è passata inosservata ad una pattuglia della Polizia Locale, che effettuava il proprio servizio di turno in zona. I vigili urbani, vista la presenza insolita di tanta gente che discuteva lì dove alcuni giorni prima vi era una montagna di rifiuti, fermatisi per verificare, sono stati portati a visionare dagli attivisti lo stato in cui era stata lasciata la Rampa che conduce a Largo Ferriera Vecchia, e l´accesso alla proprietà Di Liego - stracolma per altro di siringhe utilizzate dai tossicodipendenti che di consuetudine frequentano la zona - da coloro che avevano effettuato la rimozione dei rifiuti qualche giorno prima. A verificare la situazione poco piacevole è poi intervenuto anche il consigliere di maggioranza Massimo Papa, il quale non ha potuto fare altro che raccogliere lo sdegno dei manifestanti protesta. Gli agenti della Polizia Locale e lo stesso consigliere, dietro la continua pressione degli attivisti e di un gruppo di residenti unitisi, nel frattempo, alla protesta, sin sono attivati affinché intervenisse una squadra attrezzata della Multiservizi per rispristinare lo stato dei luoghi, e chiedere spiegazioni sul perché la Rampa e il vicoletto fossero stati esclusi dalle opere di pulizia. Alla domanda, è stato rispoto che lo avrebbero fatto in seguito. In tutto ciò resta evidente uno stato pietoso di abbandono di una città sempre più soffocata da una crisi economica e sociale dilagante, che, almeno per ora, sembra non regredire o, quantomeno, arrestarsi. VINCENZO MARASCO