A cura della Redazione
Continuano le proteste simboliche inscenate da un gruppo di attivisti oplontini. I membri di "Flash mob Art", che hanno anche istituito una sezione su Facebook, dopo aver messo a segno già diversi "raid" sul territorio torrese per sensibilizzare le Istituzioni locali su alcuni aspetti poco decorosi caratterizzano la città oplontina, come il caso di piazza Matteotti ed i vicoli del Rione Murattiano invasi dai rifiuti, si sono dati apountamento, sempre con l´ausilio del solito tam tam mediatico, a ridosso del sottopassaggio eternamente allagato di via Settetermini. Anche questa volta, come già era accaduto nelle altre due occasioni precendeti, dove i manifestanti avevano sfoggiato ombrelli aperti durante una meravigliosa giornata di sole, attirando l´attenzione incuriosita dei passanti, e poi ancora vestiti di nero per emulare il mitico personaggio di Totò votato alla mala sorte, la protesta si è svolta in modo più che pacifico, facendo leva nuovamente sullo stile allegorico denunciare ancor meglio l´annosità del problema. Una trentina di persone si sono riunite a ridosso della "piscina" del sottopasso, muniti di pinne e maschere da sub, inscenando la beffarda volontà di attraversarla a nuoto visto che oramai, ogni volta che piove, quel tratto di strada si trasforma in un piccolo mare. Con questa nuova protesta simbolica si è lanciata l´ennesima pietra nello stagno, giusto per restare nel tema, affinché uno degli anelli colga in pieno la sensibilità e le responsabilità di chi dovrebbe far fronte al problema in tempi ritrettissimi. Per giunta, vogliamo sottolineare che oltre alla sicurezza stradale, pericolosamente compromessa dal continuo allagamento del sottopasso durante i giorni di pioggia, è seriamente a rischio anche la salute dei residenti, in quanto l´arteria rappresenta di fatto l´unica via breve per raggiungere il vicino nosocomio di Boscotrecase! VINCENZO MARASCO