A cura della Redazione
«Non lasciamo sola Torre Annunziata! Facciamo guerra alla terza generazione di camorra che sta terrorizzando la città». E´ un grido d´allarme, ed allo stesso tempo un accorato appello, quello lanciato dal gruppo parlamentare del Partito Democratico Campania, e dal Pd torrese e napoletano. Gli ultimi efferati episodi di barbarie camorristica, culminati con l´omicidio di Francesco Chierchia il 5 marzo scorso ed il ferimento di Vittorio Palumbo nella giornata di lunedì 18 marzo, provocano una profonda lacerazione nel tessuto sociale di una città già in perenne emergenza a causa della mancanza di lavoro e di prospettive di sviluppo. «I fatti di questi giorni a Torre Annunziata parlano chiaro: è in atto una sfida allo Stato e alla convivnza civile - si legge nella nota diffusa dal Pd -. C’è stata una sottovalutazione da parte di settori delle forze dell’ordine e delle Istituzioni locali sui segnali di ripresa virulenta di un tentativo di mettere pesantemente le mani sulla vita della città. C’è una nuova generazione spregiudicata e violenta che spara,uccide e intimorisce tutti. Gli esiti di questa sfida non sono scontati se non ci sono uno Stato e una comunità che reagiscono». Nei mesi scorsi, gli onorevoli Teresa Armato, Luisa Bossa e Salvatore Piccolo, componenti uscenti della Commisione parlamentare Antimafia, avevano segnalato i pericoli e i possibili scenari nelle sedi competenti e ascoltato le valutazioni preoccupate delle forze dell’ordine, dei dirigenti locali del partito e delle forze più attente dell’associazionismo. «Chiederemo una riunione specifica del comitato provinciale dell’ordine pubblico (prevista per venerdì 22 marzo, ndr) per riprendere una guerra senza quartiere al traffico di droga, che vede impegnati minorenni e ragazze segnando una pericolosa evoluzione e faremo i passi necessari in tutte le sedi istituzionali - proseguono gli esponenti del Pd -. Non accettiamo tentativi di minaccia o di intimidazione alla stampa e alle forze più impegnate nella battaglia per la legalità come è avvenuto per la redazione di Metropolis. Battere la camorra - concludono - è la condizione primaria per restituire forza e bellezza alle nostre città».