A cura della Redazione
Tra lospedale di Boscotrecase e quello di Torre del Greco non corre certo buon sangue. Una rivalità nata allindomani del piano di ridimensionamento sanitario disposto dalla Regione Campania. Un piano varato nel 2010 e che declassò il Maresca a semplice struttura di lungodegenza e riabilitazione, a favore del SantAnna e Madonna della Neve, eletto come nosocomio di II livello emergenza-urgenza. Una decisione che fu fortemente osteggiata da cittadini e amministratori locali di Torre del Greco. Lanno scorso, con lelezione del sindaco Gennaro Malinconico, la questione torna di attualità e viene portata perfino in Parlamento. Torre del Greco rivuole il reparto di Chirurgia allospedale Maresca. Immediata la reazione degli amministratori di Torre Annunziata, Trecase, Boscotrecase e Boscoreale, che fanno fronte comune e si uniscono in una sorta di crociata per difendere il presidio ospedaliero dellarea. Il direttore generale dellAsl Na 3 Sud, Maurizio DAmora, fu costretto ad intervenire. «Non è in corso, e nemmeno in programma, alcun progetto di trasferimento dei reparti di Chirurgia e Radiologia dallospedale di Boscotrecase a quello di Torre del Greco - si legge in una nota a sua firma -. Le notizie riportate in questi giorni che paventano una tale possibilità sono del tutto prive di fondamento. La razionalizzazione della rete ospedaliera aziendale - conclude DAmora - prosegue secondo il dettato regionale e nella condivisione delle scelte con gli attori locali». Uno smacco per il Maresca e per tutti coloro i quali speravano in un suo rilancio. Per i cittadini di Torre del Greco si trattò di unoffesa bella e buona. Per il SantAnna e Madonna della Neve, invece, fu una vittoria. La Regione aveva deciso di investire le proprie risorse su una struttura inaugurata dopo oltre quarantanni di lavori e che aveva tutte le carte in regola per assurgere a polo sanitario allavanguardia.
Ma a distanza di un anno, il sindaco Malinconico ritorna allattacco. Ha convocato per venerdì 29 marzo un incontro con i primi cittadini degli altri Comuni interessati al problema ed i Parlamentari espressi dal territorio. Più specificamente, sono stati invitati ad intervenire i sindaci di Ercolano, Vincenzo Strazzullo, San Giorgio a Cremano, Domenico Giorgiano e San Sebastiano al Vesuvio, Giuseppe Capasso; il Commissario Straordinario di Portici, Pasquale Manzo; i parlamentari Luisa Bossa, Vincenzo Cuomo, Ciro Falanga, Nello Formisano, Luigi Gallo, Giorgio Piccolo e Arturo Scotto.
«Come è noto - afferma Malinconico - la vicenda dellospedale Maresca non riguarda solo Torre del Greco, ma un bacino dutenza di almeno 300 mila abitanti. Per evitare che prosegua lopera di ridimensionamento funzionale del nosocomio torrese e per sollecitare un suo concreto rilancio, è necessario limpegno congiunto di tutti gli Amministratori locali e dei Parlamentari che, indipendentemente dalla loro connotazione politica, vorranno contribuire alla legittima battaglia per garantire, sul nostro territorio, il diritto alla salute pubblica».
Ed ecco la risposta dei sindacati dellospedale di via Lenze. Poche righe, ma chiare. «E stato proclamato lo stato di agitazione. Giù le mani dal reparto di Chirurgia. Chiediamo ai vertici della Asl Napoli 3 Sud un incontro immediato». Poi si rimette laccento sulla questione Tac.
«E stata acquistata, ma non cè il collaudo tecnico che dà il via libera al montaggio dei macchinari». Potrebbe esserci un problema strutturale al secondo piano ma, scrivono i sindacati, «si può valutare lallestimento della Tac in unaltra zona della struttura». Lamentano, inoltre, la carenza dei medici nel reparto Chirurgia, ma sottolineano lalto tasso di produttività dei reparti di Ortopedia, Ginecologia, Oculistica, Pediatria. «Il pronto soccorso dellospedale SantAnna - dichiarano i sindacati - fa fronte al 30-40 per cento in più degli interventi che si eseguono al Maresca, nonostante il numero di medici e paramedici sia lo stesso nei due nosocomi».
Insomma, continua la battaglia tra i due ospedali, mentre migliaia di cittadini subiscono la paralisi del sistema sanitario locale e la carenza del personale medico e paramedico.
ENZA PERNA
(dal settimanale TorreSette del 29 marzo 2013)