A cura della Redazione
Dopo il mare, ripuliamo anche le nostre spiagge. L’iniziativa è del Circolo Legambiente “Giancarlo Siani” di Torre Annunziata. Sabato 6 luglio, un piccolo manipolo di volontari guidati dal presidente Giuseppe Oliva e dal suo vice, Filippo Esposito, si sono “armati” di guanti e sacchetti ed hanno liberato dai rifiuti la spiaggia dell’Oncino. Il piccolo arenile pubblico, sovrastato dal costone di falesia vulcanica e caratterizzato da una scogliera unica nel suo genere, è stato completamente bonificato dalle tonnellate di monnezza che lo infestavano. Cumuli di spazzatura che facevano da “compagnia” a chi voleva immergersi nelle acque antistanti la spiaggetta o, semplicemente, trascorrere qualche ora al sole nella tranquillità del posto. Una situazione incresciosa che, con il passare degli anni, è andata accentuandosi sempre più, e che ha visto l’Oncino trasformarsi in una discarica. Le maglie gialle di Legambiente indossate dai volontari, sponsorizzate dall’Enicafè di corso Umberto, hanno donato nuovamente “colore” alla spiaggia, riconsegnandola ai bagnanti in tutta la sua bellezza. «Insieme ai membri del Comitato Oncino e agli amici dell’Associazione Podistica Oplonti di Franco Turriziani, abbiamo voluto promuovere questa giornata di sensibilizzazione ambientale - ha sottolineato Oliva -. La spiaggetta dell’Oncino è un piccolo gioiello naturale, che non merita di essere deturpato dall’inciviltà dell’uomo. Ora che anche il nostro mare è tornato balneabile dopo oltre quarant’anni, è assurdo pensare che gli arenili versino in condizioni a dir poco pessime, come era per l’Oncino. Quindi, con tanta buona volontà, siamo riusciti a ripulirlo e farlo tornare al suo splendore. Purtroppo - ha commentato Oliva - la partecipazione dei cittadini è stata scarsa, nonostante avessimo pubblicizzato l’iniziativa suoi social network. In tanti ci avevano “promesso” la loro adesione. Ma, a conti fatti, eravamo davvero in pochi. Eppure, l’Oncino è stato votato come uno dei più bei “Luoghi del Cuore” nell’ultimo censimento promosso dal FAI. Speriamo che in futuro iniziative del genere non vengano snobbate dalla comunità torrese». Oltre al contributo dei volontari, l’operazione “Oncino pulito” ha trovato la piena collaborazione della Oplonti Multiservizi e dell’Amministrazione comunale, che hanno messo a disposizione mezzi ed uomini per la raccolta e lo stoccaggio dei rifiuti. Quella dell’Oncino, però, non è l’unica spiaggia-pattumiera di Torre Annunziata. Nella porzione di arenile compresa tra il Lido Azzurro e lo stesso Oncino, è possibile trovare di tutto: dall’elettrodomestico ai pneumatici, dagli arbusti alle grate in ferro, ormai divelte, che un tempo erano posizionate all’imboccatura dello scarico fognario abusivo a mare. Un degrado che stride con la straordinaria bellezza del nostro litorale. Nei giorni scorsi, un lettore ci ha inviato alcune immagini che riguardano proprio quell’area. Le foto immortalano la fuoriuscita d’acqua, durante la pioggia che ha caratterizzato i giorni scorsi, da quello scarico. Un vero e proprio fiume in piena che trascina con sè qualunque cosa. «Sembrava essere una fogna che scaricava direttamente a mare», hanno riferito alcuni testimoni, tra cui lo stesso autore delle fotografie, Giovanni Kosta. In realtà, si tratterebbe di uno scarico abusivo non ancora intercettato dalla GORI, che trasporta le acque pluviali provenienti dall’autostrada di Torre Annunziata Nord. Lo scarico attraversa la falda situata sotto le cooperative di via Prota per poi sfociare a mare. In ogni caso, a defluire non è liquame fognario bensì acqua piovana che, tuttavia, trascina con sè l’immondizia che incontra lungo il suo tragitto, sversandola poi a mare. Comunque, siamo dinanzi ad un’altra situazione incresciosa che deve al più presto essere risolta. Il mare che bagna Torre Annunziata è stato ripulito. Forse sarebbe il caso di ripulire anche le nostre coscienze di cittadini... DOMENICAO GAGLIARDI (dal settimanale TorreSette del 12 luglio2013)