A cura della Redazione
Lui si chiama Carlo Femiani, professione ingegnere. E’ il responsabile tecnico della Micoperi, società chiamata ad affiancare la Titan Salvage per tentare un’operazione senza precedenti e per questo assolutamente ricca di incognite ed imprevisti: il recupero del relitto della Costa Concordia al largo dell’isola del Giglio. Carlo Femiani è nato sessant’anni fa a Torre Annunziata e nella nostra città è cresciuto ed ha studiato. Ha conseguito prima il diploma di perito meccanico all’istituto tecnico «Marconi» e poi l’iscrizione alla facoltà di Ingegneria di Napoli con la scelta di specializzarsi nel settore meccanico. Femiani è il secondo di quattro figli, tutti maschi. Sposato e padre, a sua volta, di due figli. La sua carriera inizia all’Eni subito dopo il conseguimento della laurea. Viaggi in tutto il mondo per l’azienda energetica occupandosi delle trivellazioni per individuare nuovi giacimenti petroliferi. Ad un certo punto della vita professionale il suo prestigioso ed eccellente curriculum gli trasmette nuovi stimoli e decide, dopo trent’anni, di lasciare l’Eni per altre aziende del settore fino ad approdare alla Micoperi. In questi giorni sta dirigendo nelle acque dell’isola del Giglio, insieme a Nick Sloane della Titan Salvage, quella che lui stesso ha definito «un momento unico, quello più complesso della mia vita professionale». La Costa Concordia la sta riportando a galla un «torrese nel mondo», Carlo Femiani.