A cura della Redazione
Una forte spallata alla crisi occupazionale giovanile, attraverso il motore della passione e dell’arte. Parte dalla città oplontina la riscossa dei giovani che abbandonano il pessimismo che non porta da nessuna parte, si rimboccano le maniche, e in un contesto sociale difficile come quello della zona sud di Torre Annunziata, mortificata da anni di colpevole degrado e abbandono, vestono i panni dei nuovi imprenditori del domani. E’ la storia di Raffaele e Paola Campana, i due figli di Pasquale, giovanotto di 74 anni, che hanno deciso, mossi dall’amore per il proprio lavoro, di rilanciare in grande stile il marchio di caffè prodotto nel loro negozio di coloniali, in quella che oggi è l’unica sede di torrefazione torrese: il caffè “Campana”, una storica miscela di caffè pregiati, realizzata con prodotti di natura arabica, nella sede di corso Vittorio Emanuele III, a due passi dalla Basilica della Madonna della Neve e di quello che una volta era il bellissimo cinema teatro Metropolitan. Più di ottant’anni di storia, partita dal nonno Sabino, e attraversata da intere generazioni, ripresi, rielaborati, e riproposti sul mercato con il linguaggio dei giovani. «La decisione di rilanciare il nostro marchio – spiega Paola Campana, responsabile del settore marketing - è stata presa principalmente per la grande passione che io e mio fratello nutriamo per questa attività. Siamo giovani, e abbiamo creato un caffè giovane. Puntiamo – continua Paola – alla qualità del prodotto e alla immagine dello stesso. A cominciare dal logo, passando per la realizzazione delle buste e dei barattoli che contengono il caffè. E’ un campo difficile ma ci mettiamo tutto l’impegno e la passione per riuscire in questa sfida. Siamo sulla buona strada, perché abbiamo già ottenuto un plauso dal Gambero rosso». «Mi sono appassionato – dice papà Pasquale – fin da giovane a questa attività e con passione l’ho portata avanti bene negli anni, trasmettendo l’amore per questo lavoro ai miei figli, che ora hanno deciso di rilanciare questo storico marchio. Il mercato? C’è stato per un periodo un calo, poi c’è stata una ripresa, perché la nostra è l’unica torrefazione torrese rimasta, e sulla piazza mancano i prodotti di qualità. Malgrado le difficoltà e il contesto sociale – continua Pasquale – l’obiettivo è quello di rilanciare il prodotto in Italia e all’estero. Torre Annunziata – dice con un velo di malinconia – è ricca di cose belle, come la Basilica della Madonna della Neve, i nostri luoghi storici, i teatri, insomma la storia, ed è importante valorizzare quest’aspetto. Un appello al sindaco: adottiamo tutte le iniziative utili per promuovere i prodotti che vengono realizzati a Torre Annunziata». MAURIZIO SANNINO (dal settimanale TorreSette del 4 aprile 2014)