A cura della Redazione
Doveva essere la "prima volta". Il mercato tradizionale del venerdì a Torre Annunziata si sarebbe svolto al pomeriggio a partire dal 23 maggio. Ed invece tutto sospeso, a causa della protesta dei mercatari. «Il mercato non si tocca. Il mercato di mattina». Sono questi gli slogan urlati nel corteo che questo pomeriggio è partito da via Tagliamonte per dirigersi al Comune. Scortati da polizia, carabinieri e vigili urbani, una sessantina di manifestanti (su oltre centocinquanta operatori) hanno espresso, in maniera civile, tutto il loro disappunto per il provvedimento adottato dal sindaco Giosuè Starita che istituisce l´orario pomeridiano della fiera settimanale. Il decreto è stato firmato per reperire aree di parcheggio a supporto dell´attività giudiziaria del Tribunale oplontino, che da poco ospita anche le sedi distaccate di Castellammare di Stabia, Sorrento e Torre del Greco. L´aumento del flusso veicolare avrebbe creato notevoli disagi alla viabilità nell´area nord della città per la mancanza di spazi dedicati alla sosta delle vetture. A protestare sono soprattutto i venditori di generi alimentari, preoccupati per la conservazione dei loro prodotti fino a tarda sera. «Le massaie - afferma un loro rappresentante - sono abituate a fare la spesa di mattina. Con l´introduzione dell´orario pomeridiano avremmo sicuramente un calo vertiginoso delle vendite. Un ulteriore colpo che aggreverebbe la crisi dei consumi, di per sè già contratti dalla sfavorevole congiuntura economica in atto». Il provvedimento di slittamento dell´orario di inizio del mercato si protrarrebbe fino al 10 ottobre. L´Amministrazione comunale si è impegnata a reperire ed attrezzare un´area alternativa dove collocare il nuovo mercato. Questa volontà è stata ribadita anche nella riunione di giovedì 22 maggio, in cui il sindaco ha proposto l´istituzione di una commissione formata da amministratori e rappresentanti di categoria, che avrebbe dovuto affrontare la questione già dalla prossima settimana. Ma le parole del primo cittadino non hanno, probabilmente, convinto i mercatari, che hanno dato luogo a questa forma di protesta contro ciò che ritengono lesivo dei loro interessi.