A cura della Redazione
Sgombero di Palazzo Fienga, iniziate le operazioni di trasloco spontaneo da parte delle 41 famiglie residenti nella roccaforte del clan Gionta. La maggior parte saranno ospitate presso un’ala della scuola del III Circolo didattico di via Isonzo, appositamente attrezzata con letti e servizi igienici. Altre sei famiglie troveranno ospitalità nei box commerciali di via Tagliamonte. La fase di “migrazione interna” coinvolgerà circa 150 persone, alle quali saranno garantiti vitto e alloggio, seppur per un periodo limitato di tempo. Alcune famiglie hanno già provveduto a trovarsi una sistemazione autonoma. Altre probabilmente lo faranno in queste ore, prima dell’inizio della grande operazione di sgombero, prevista per domani alle prime luci dell’alba. Sarà una delle più imponenti operazione di sgombero mai eseguite in Italia. Due i provvedimenti emessi dalle autorità: uno da parte della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e l’altro della Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Per la DDA Palazzo Fienga va sgomberato perché roccaforte del clan Gionta; per la Procura perché rappresenta un pericolo per i residenti a causa dei difetti strutturali conseguenti al sisma del lontano 1980. «Il comune di Torre Annunziata – dice un amministratore - non ha fatto altro che prendere atto di tali provvedimenti cercando di garantire una sistemazione dignitosa alle tante famiglie che saranno costrette a lasciare la loro abitazione». Intanto è stato deciso che i mobili e le suppellettili delle famiglie resteranno all’interno degli appartamenti, per evitare ulteriori oneri a carico del Comune. Rientrata, infine, la protesta dei genitori degli alunni che frequentano la scuola di via Isonzo. Le famiglie di palazzo Fienga avranno un ingresso indipendente da quello degli alunni.